Il numero uno della Bce, senza citare l'Italia, ha ricordato che è opportuno approfittare della fase di espansione per mettere in ordine i conti. Il capo del Dipartimento europeo del Fmi: "Non è il momento di allentare le politiche di bilancio"
Il presidente della Bce Mario Draghi, intervenendo a Bali durante i meeting annuali di Fondo monetario internazionale e Banca mondiale, ha avvertito che “nei Paesi in cui il debito pubblico è elevato la piena adesione al Patto di stabilità e crescita è fondamentale per salvaguardare sane posizioni di bilancio”. Poul Thomsen, a capo del Dipartimento europeo del Fmi, ha poi chiamato in causa esplicitamente l’Italia che la prossima settimana deve inviare la legge di Bilancio a Bruxelles: la manovra in discussione, ha detto, “va in direzione opposta rispetto ai suggerimenti del Fmi. Credo seriamente che per diverso tempo non sia stato seguito il consolidamento di bilancio cosa che ha portato l’Italia a crescere sotto il suo potenziale”.
“Non è il momento di allentare le politiche” di bilancio, ha aggiunto Thomsen, per il quale un gruppo di Paesi, tra cui l’Italia, ha “margini limitati” e deve rispettare le regole dell’Unione europea e costruire un buffer di liquidità per attutire la prossima crisi economica. “Pensiamo che un allentamento fiscale di tale portata in Italia nelle attuali circostanze non sia corretto”, ha chiarito quando gli è stato chiesto un giudizio sulle anticipazioni di queste settimane e i numeri contenuti nella Nota di aggiornamento al Def.
Draghi non ha citato l’Italia, ma in generale ha ricordato che “l’ampia espansione in corso invita anche alla ricostruzione di buffer fiscali” e “questo è particolarmente importante nei paesi dove il debito pubblico alto e per i quali la piena aderenza al patto di Stabilità e crescita è critica per la salvaguardia di solide posizioni fiscali”. Il presidente dell’Eurotower ha poi ribadito che è necessario accelerare le riforme strutturali.