Il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi, presenta a Otto e Mezzo (La7) il suo ultimo libro, Salvimaio (Paper First). Il suo spettacolo omonimo partirà lunedì prossimo, 22 ottobre, al Teatro Vittoria di Roma. “Salvimaio è un passo diverso dal Renzusconi” – spiega Scanzi – “Niente può essere peggio del renzusconismo e lo dico da persona che viene da sinistra e che ha visto nel renzusconismo un centrosinistra che si spostava verso il centrodestra, coi risultati disastrosi del 4 marzo. In questo libro ho innanzitutto cercato di fare ironia e di avere un approccio che è quello non di odiare a prescindere questo governo, ma neanche del dire, come fanno i sostenitori, che il cambiamento è sempre positivo. Col bilancino ho cercato di analizzare quello che mi convinceva e quello che non mi convinceva, sottolineando anche un dettaglio che spesso dimentichiamo, e cioè come è nato questo Salvimaio“.
Durante la trasmissione, il giornalista analizza il governo gialloverde: “Credo che il dilettantismo non sia la cifra che caratterizza la Lega. La Lega è il partito più vecchio che c’è in questa Terza Repubblica, governa in tante regioni, ha una classe dirigente abituata a governare. Il problema del dilettantismo e della pessima classe dirigente è diventato sempre più netto dal berlusconismo in poi: caratterizzava la classe berlusconiana e ha caratterizzato in maniera drammatica quella renziana, per me la peggiore in assoluto. E quel problema caratterizza anche buona parte del M5s. Ma bisogna fare dei distinguo”- continua – “Quando penso che c’è un sottosegretario agli Interni come Carlo Sibilia, che è del M5s, io non sono granché tranquillo. Quando ascolto Danilo Toninelli inanellare una quantità industriale di gaffe, non sono ugualmente tranquillo. Tuttavia, devo riconoscere al M5s che ci sono ministri preparati, come il ministro della Giustizia Bonafede“. E chiosa: “Anche se risulterò impopolare, credo che il tanto bistrattato Giuseppe Conte sia un signor presidente del Consiglio. E’ molto meno debole, molto meno stupido, molto meno quisling di quello che sembra. Ed è anche una persona garbata. Non è che ne ho il poster in camera, ma, essendo abituato a quelli che c’erano prima, tutto sommato da Prodi in poi, secondo me, Conte è il meno peggiore, se non il migliore”.