“Abbiamo ministri che rendono ancora più improbabile il programma di investimenti del governo. Uno dei protagonisti di questo programma di investimenti dovrebbe essere il ministro delle Infrastrutture, che sarebbe Toninelli”. Così, nel suo appuntamento settimanale su Lira Tv, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, esordisce nel suo sarcastico intervento sul ministro M5s alle Infrastrutture, Danilo Toninelli. Ricorrendo a pause, sogghigni e gesti eloquenti, il politico del Pd continua: “Toninelli negli ultimi tempi ha avuto una visione: ha immaginato un fiume di tir che scivolavano sulle acque dell’Adige e che attraversavano le montagne, visto che il tunnel del Brennero ancora non c’è. Toninelli propone all’Italia dei presagi che sono come le visioni di Lourdes. In queste condizioni credo che sarà difficile governare un programma di investimenti. Se possiamo consentirci qualche ironia con il ministro Toninelli, già da quando si è presentato con questa immagine di ministro con la permanente, con i bigodini… e dai, non si fa. Vogliamo fare le infrastrutture così?”.
E aggiunge: A volte mi viene un pensiero di sconfitta. Io guardo con nostalgia a Mina che è andata ad abitare a Lugano. Mi viene sempre più spesso il pensiero di trascorrere la vecchiaia in Svizzera. C’è il detto latino ‘nome nomen’, il nome è un presagio: c’è una leggera assonanza tra Toninelli e i tonnarelli e infatti li confondevo all’inizio. Il tonnarello è un maccarone lungo e moscio. E noi, in queste condizioni dovremmo fare il più grande programma di investimenti nella storia d’Italia? Allora prepariamoci a tempi complicati”.
De Luca, poi, ribadisce: “Facciamo un po’ di ironia, spero che il ministro Toninelli non se ne abbia a male con tutte le sue visioni e i suoi presagi. La verità è che abbiamo un grande nodo strutturale in Italia ed è il groviglio burocratico amministrativo, che paralizzerà anche questo governo, se non si metterà a lavorare gente che sa come funziona innanzitutto il mondo, che non abbia visioni e che abbia la consapevolezza di cosa sia la pubblica amministrazione in Italia”.
E chiosa: “Continuo a sentire gente che dice che il ponte di Genova sarà fatto entro 12 mesi. Vi voglio bene, ma abbiate pietà. Abbiate pietà di noi. Voi ci avete messo due mesi solo per nominare un commissario e poi abbiamo scoperto che il commissario non ha neanche un euro. E che deve fare il commissario? Gli esercizi spirituali? Va sul ponte di Genova a benedire i genovesi? Che deve fare?”.
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