Cronaca

Migranti, salvati in 70 su un barcone dopo un tira e molla Italia-Malta. L’ong Mediterranea aveva lanciato sos

Dopo l'allarme lanciato da un peschereccio tunisino, che aveva però indicato una posizione errata del gommone, l'imbarcazione con a bordo i naufraghi è arrivata autonomamente a meno di 3 miglia dal porto di Lampedusa ed è poi stata recuperata dalle autorità italiane. Gli attivisti del progetto umanitario: "Siamo felici che tutti siano in salvo"

Dopo un lungo braccio di ferro tra la ong Mediterranea, le autorità de La Valletta e quelle di Roma, 70 migranti che rischiavano la vita a bordo di un barcone in acque internazionali sono stati portati in salvo dalla Guardia Costiera italiana e si trovano ora al sicuro nel porto di Lampedusa. L’imbarcazione, partita dalla Libia con a bordo persone di origine eritrea, siriana, e ghanese, è stata avvistata venerdì notte e, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe fatto una traversata di oltre 24 ore.

“Altre 70 vite salvate dalla Guardia costiera italiana e al sicuro nel porto di Lampedusa. Siamo felici di apprendere che, dopo una notte di monitoraggio e segnalazioni, queste persone siano in salvo in Italia. La missione di #MareJonio continua. #savinghumans“, scrive su Twitter l’organizzazione umanitaria che ha partecipato ai soccorsi.

LA VICENDA – Il barcone è stato avvistato per primo da un peschereccio tunisino. In quel momento si trovava a 18 miglia da Lampedusa, in acque di competenza maltesi. Le autorità dell’isola hanno lanciato, però, un messaggio di allerta alla nave più vicina, la “Mare Jonio” appunto, dichiarando di “non avere i mezzi di soccorso disponibili“. La ong ha comunicato anche via Twitter l’emergenza, chiedendo aiuto alle autorità italiane. “Malta dichiara di non avere assets e ci chiede di recarci sul posto. Il gommone è a circa 13NM da #MareJonio e a 26NM da Lampedusa. Stiamo andando ma chiediamo intervento Italia prima che sia troppo tardi”.

La richiesta d’aiuto è così arrivata alla Guardia Costiera italiana. La centrale operativa di Roma, a sua volta, ha risposto alla Mare Jonio che l’area era di competenza maltese e quindi per le operazioni di soccorso bisognava “fare riferimento alle loro autorità”. La nave dell’ong si è così mossa verso la posizione indicata dal motopesca tunisino, ma non ha trovato nulla: le informazioni erano errate, e il peschereccio si era allontanato dall’imbarcazione in avaria. Il gommone ha quindi continuato a navigare autonomamente, giungendo fino a meno di tre miglia dal porto di Lampedusa, dove un mezzo della Guardia costiera italiana è intervenuto, portando in salvo i 70 migranti.