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Elezioni Baviera 2018, exit poll: crollano Csu (che resta prima) e Spd. Boom dei Verdi, AfD per la prima volta in Parlamento

Il partito gemello della Cdu di Angela Merkel perde oltre 12 punti percentuali rispetto a cinque anni fa, ma rimane prima forza. Alternative fuer Deutschland prende l'11%, mentre sprofondano i socialisti. Cdu: "Vittoria amara e risultati come da previsioni. Devono essere un segnale d'allarme per il prossimo voto in Assia". Salvini: "Perde sistema Ue"

Gli exit poll bavaresi confermano le previsioni della vigilia: la Csu rimane ampiamente il primo partito, ma paga lo spostamento a destra, soprattutto sul tema immigrazione, voluto dal presidente e ministro dell’Interno tedesco, Horst Seehofer. Quei voti li ha invece presi Alternative für Deutschland che entra per la prima volta nel Parlamento del Land con il suo 11%. L’Unione Cristiano-Sociale perde circa 10 punti percentuali e passa dal 47,7% del 2013 al 37,3%, registrando il record negativo della sua storia, dato che in Baviera non era mai scesa sotto il 43%. A legittimare il voto è l’alta affluenza registrata: 72% dei 9,5 milioni di aventi diritto si è recato alle urne rispetto al 63% del 2013.

Se AfD ha confermato le aspettative, diventando la formazione di riferimento della destra anti-immigrati ed euroscettica anche in Baviera, si deve registrare il grande exploit dei Verdi che guadagnano quasi 10 punti e passano dall’8,6% del 2013 al 17,8%, diventando la vera alternativa a sinistra dopo la rovinosa caduta della Spd che chiude  al 9,5%. Merito anche della loro candidata, Katharina Schulze, che con la sua linea pro-immigrazione, europeista, ma contro l’austerity è riuscita ad attirare le preferenze di chi non si sentiva più rappresentato dalla principale formazione di sinistra tedesca.

Se i civici di Freie Wähler hanno ottenuto un buon 11,5%, a salvarsi e a piazzare dei rappresentanti nell’Assemblea sono i Liberali (5%), mentre rimane fuori la Linke con il 3,5%.

Secondo la Zdf, molti elettori dei cristiano-sociali in Baviera hanno votato per l’estrema destra di Alternative für Deutschland. Secondo la tv pubblica tedesca, il 28% degli elettori di AfD proviene dal bacino della Csu. Un altro 27% degli elettori di AfD in precedenza non era andato a votare. Ma secondo le stime di You Trend, sarebbero i Verdi i principali beneficiari dei voti in uscita dalla Csu (circa 200mila), più di Afd e Freie Wähler.

Seehofer: “Abbattuto per il risultato, ma non mi dimetto”. Verdi: “Chi segue la destra perde”
È una vittoria amara per i Cristiano-Sociali. Da una parte la conferma, semmai ce ne fosse stato bisogno, di essere il principale partito nel Land e quindi quello che dovrà formare e guidare il governo, dall’altra la consapevolezza di aver perso un’ampia fetta di consensi in favore, a destra, dei partiti neonazionalisti e, a sinistra, dei Verdi. “Un risultato amaro, ma abbiamo un chiaro mandato a governare”, ha commentato brevemente il segretario generale della Csu, Markus Blume, ai microfoni della Ard.

Poco dopo, ha parlato anche il presidente Horst Seehofer che si è detto “abbattuto per il risultato” emerso dalle urne. E poi ha aggiunto, con una vena polemica: “Quando io ero qui era qualcosa di diverso, ma dall’altra parte abbiamo avuto un chiaro segnale per formare il governo”. Il leader del partito ha promesso un’analisi del voto: “Lavoreremo per capire da dove viene questo risultato”. Seehofer ha ringraziato la base del partito e l’impegno di Markus Soeder, e ha poi aggiunto: “Nelle prossime tre o quattro settimane dobbiamo concentrarci per formare il governo”. Ha poi rassicurato chi pensava alle sue possibili dimissioni per aver scelto di condurre una campagna elettorale rivolta alla destra che, però, non ha impedito ad Afd di prendersi l’11%: “Ovviamente continuerò a portare avanti la mia responsabilità”, ha risposto a chi lo accusa di essere uno dei principali responsabili delle liti nate all’interno del partito.

“Non è un giorno facile per la Csu – ha invece dichiarato il candidato del partito, Markus Soeder –  e questo è un risultato doloroso. Lo accettiamo e ci confrontiamo. Lo analizzeremo. Ma una cosa è chiara: non solo siamo il partito più forte, ma abbiamo anche un chiaro mandato a governare. Adesso bisogna costruire un governo stabile per la Baviera”.

E anche nel partito gemello, la Cdu, c’è chi manifesta preoccupazione per le prossime elezioni regionali che potrebbero confermare la flessione della formazione guidata, a livello nazionale, da Angela Merkel: “Un risultato amaro, come hanno detto i nostri amici della Csu, che non arriva a sorpresa –  ha detto la segretaria generale della Cdu, Annegret Kramp-Karrenbauer – È fuori discussione” che abbiano giocato un ruolo “le liti dei mesi scorsi, lo stile e i toni. Gli elettori auspicano che la Csu continui a guidare il governo ma con una coalizione. Quello che non è riuscito agli amici della Csu è fare in modo che la buona situazione della sicurezza interna, l’ottimale situazione dell’economia fossero al centro della campagna elettorale. E questo è un ammonimento per la Cdu anche per le prossime elezioni in Assia“.

Esultano anche i neoeletti di AfD, che con l’11% diventano la terza forza bavarese insieme alla lista civica. “Con questo risultato abbiamo registrato l’aumento più significativo di tutti”, ha detto Joerg Meuthen di Afd, sottolineando che i Freie Wäehler hanno costituito una forte concorrenza. Poi, ha eliminato qualsiasi dubbio riguardo a una possibile alleanza post elettorale con la Csu: “Non è realistico trattare per una coalizione con la Csu”, ha aggiunto. Gli risponde a distanza il candidato del primo partito: “Parleremo con tutti i partiti. Non tratteremo con Afd”. Poi Alice Weidel (AfD) lancia un messaggio a livello nazionale: “Chi oggi ha votato Afd ha anche detto che Merkel deve andare via”.

Facce lunghe, invece, in casa Spd. I socialdemocratici hanno assistito all’ennesima puntata del loro declino, in questo caso a favore dei Verdi, ora forza di maggioranza a sinistra: “È una sconfitta molto amara per il nostro partito – ha detto il segretario generale Lars Klingbeil – Analizzeremo questi risultati in Baviera e a Berlino. Quel che già si può dire è che si tratta di un chiaro segnale al governo di Berlino”, ha aggiunto criticando lo “stile sbagliato” e le troppe liti nel governo federale.

E sono proprio i Verdi i grandi vincitori di questo voto. Con AfD che respinge qualsiasi possibilità di alleanza con la Csu e la Spd troppo debole per garantire una maggioranza, saranno loro i principali interlocutori per Markus Soeder, nel tentativo di formare una governo stabile. Una posizione che dà al secondo partito bavarese un grande potere contrattuale e la possibilità di spostare i Cristiano-Sociali a sinistra, contro la volontà di Seehofer che, a questo punto, rischia anche di perdere la leadership del partito: “Un risultato storico – si è limitata a commentare Schulze – Gli elettori hanno dato un segnale chiaro, non si può andare avanti così”. “Chi corre dietro alla destra, perde – conclude la presidente nazionale Annalena Baerbock – Al contrario, chi sostiene la libertà, l’uguaglianza e lo Stato di diritto, vince”.

Salvini: “È sconfitta dell’Europa”. Gentiloni: “Verdi messaggio anche per noi”
“In Baviera ha vinto il cambiamento e ha perso l’Unione europea, il vecchio sistema che mal governa da sempre a Bruxelles“. Lo ha detto il ministro dell’Interno e leader della Lega, Matteo Salvini, in una nota a commento del voto nel Land tedesco. “Sconfitta storica per democristiani e socialisti, mentre entrano in tanti, e per la prima volta nel Parlamento regionale, gli amici di Afd. Arrivederci Merkel, Schultz e Juncker”, aggiunge.

L’ex presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, vede invece nel successo dei Verdi un messaggio di speranza anche per la sinistra italiana: “Comunque bello vedere i Verdi prendere quasi il doppio dei voti della destra sovranista. Un messaggio anche per noi”, ha scritto su Twitter.