“Rassicuro Federico Fubini che non c’è alcun giallo dietro le mie dimissioni da direttore di Euklid LTD e presidente del Fondo di investimento omonimo lussemburghese (le due cariche sono connesse), come già gli è stato inutilmente comunicato dalla società prima dell’uscita del suo commento. Il suo è il nulla mascherato da un falso, al quale ho ormai fatto l’abitudine”. Il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, ha così replicato su Scenarieconomici.it all’articolo del vicedirettore del Corriere della Sera di sabato 13 ottobre sulla sua permanenza al vertice del fondo.
Concetto ribadito da una secca smentita diffusa domenica 14 ottobre dall’ufficio stampa del ministero che fa sapere che “Il ministro per gli Affari Europei, Paolo Savona, precisa di essersi dimesso da direttore di Euklid ltd e da presidente del Fondo di investimento lussemburghese (i due incarichi sono correlati) con lettera in data 20 maggio 2018”. La smentita di fatto ricalca il comunicato diffuso da Euklid nella serata di sabato, ripreso dall’edizione domenicale del Corsera con alcune precisazioni. “Il registro delle imprese britannico ha ricevuto ieri la comunicazione che Euklid Ltd, lo hedge fund di Londra di cui Paolo Savona è socio con 50.000 azioni, accetta le dimissioni del ministro”, si legge sul quotidiano. “Nel diritto britannico è possibile comunicare dimissioni con valore retroattivo e queste si applicano dal 21 maggio scorso, anche se Companies House richiede una notifica entro 14 giorni – prosegue il Corriere – Euklid ha detto che c’è stato un disguido da parte dei suoi legali. Savona, che come ministro può disporre di informazioni privilegiate e potenzialmente influenza il mercato, non ha spiegato se il suo ruolo di socio in Euklid gli dia visibilità sulle posizioni del fondo (che usa Blockchain ed è dunque trasparente per i sottoscrittori)”.
Dal canto suo Savona, nel suo intervento su Scenarieconomici.it sostiene di non aver “partecipato a un fondo speculativo, ma di investimento serio e innovativo. Mi sono dimesso dagli incarichi, invero a malincuore e spiegherò il perché, ancor prima di conoscere come sarebbe andata a finire la mia designazione a ministro dell’Economia e delle Finanze per evitare che i validi giovani che hanno dato vita all’iniziativa pagassero le conseguenze delle vicende riguardanti la mia vita pubblica. Ho seguito per anni le loro performance sperimentali prima di decidere di partecipare in prima persona alla start up; essa ha avuto riconoscimenti europei e internazionali, nonché una lungimirante accoglienza inglese”. Quindi conclude: “Non ho mai inseguito onori e guadagni fine a se stessi e anche per Euklid, come per le altre mie esperienze, inclusa quella in corso, sono guidato, come scrisse Keynes, dalla curiosità di sperimentare la validità di nuove idee e di nuovi metodi di calcolo, non dal desiderio di servire interessi costituiti come altrui consuetudine”.