Il taglio alle pensioni d’oro varrà un miliardo di euro di risparmi e verrà approvato lunedì nel decreto fiscale, al vaglio del Consiglio dei ministri. Lo ha detto il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di Barbara D’urso a Domenica Live, fornendo anche diversi dettagli del reddito di cittadinanza.
Per “smentire un po’ di bugie”, spiega ad esempio il leader del M5s, “il 47% delle famiglie destinatarie sarà del centro-nord” specificando che dei 10 miliardi di stanziamento previsti “6 miliardi andranno a famiglie con minori” e così “queste famiglie – ha assicurato – avranno genitori che potranno ritrovare lavoro”. Inevitabilmente, ha quindi aggiunto, il reddito “andrà solo agli italiani”. Un effetto secondario, a detta del vicepremier, sarà quello di disincentivare il voto di scambio, senza il quale “alcuni partiti moriranno”.
La manovra, ha ribadito, “la approviamo domani”, ovvero lunedì. “Nessuno si deve spaventare per lo spread, dimostreremo che i soldi ci sono ed è una manovra per il bene dell’Italia”, ha aggiunto il ministro dello Sviluppo Economico dicendosi convinto “di quello che stiamo facendo”. “Ci affidiamo – ha spiegato – ad economisti e a modelli econometrici diversi da quelli del passato. E sono sicuro che calerà lo spread, che l’Unione europea si convincerà, perché abbiamo tutte le ragioni del mondo. Non stiamo facendo niente di personale per interessi personali“.
“Noi stiamo dicendo alle istituzione europee che vogliamo far calare il debito pubblico, che è pazzesco, e vogliamo mantenere le promesse”, ha aggiunto. E sulla possibilità di uscita dall’euro: “Non c’è questo pericolo e non c’è alcuna intenzione di farlo, perché gli italiani non ci hanno chiesto questo alle elezioni del 4 marzo”. Secondo il vicepremier, “si sta dicendo che vogliamo uscire dall’euro e dall’Ue per spaventare gli italiani“.
Restando sul tema dell’Unione Europea, Di Maio, si è detto “sicuro” che “come gli italiani hanno creato un terremoto politico il 4 marzo inaspettato, allo stesso modo i popoli europei creeranno un altro terremoto politico nell’Unione europea a maggio che cambierà di nuovo tutto, che riporterà di nuovo al centro la persona e le sue sofferenze”.