Google allarga il supporto della traduzione in tempo reale di 40 lingue a tutti coloro che posseggono uno smartphone Android 6 e cuffie che supportano Google Assistant. Non avete più bisogno di comprare un particolare modello di cuffie.
Non parlate fluentemente danese, bengalese o cinese, ma siete costretti a parlare con una persona che conosce solo questa lingua? Potete aprire l’app Google Traduttore, che nella “Modalità Conversazione” offre un servizio di traduzione istantanea bidirezionale di testo parlato. C’è un modo più veloce e naturale per ottenere lo stesso risultato: usare l’assistente vocale e le cuffie.
Peccato che finora per beneficiare di questo servizio “in cuffia” bisognasse avere degli auricolari Google Pixel Buds, un modello annunciato lo scorso anno assieme agli smartphone Google Pixel 2. Ora questo vincolo non esiste più: Google ha annunciato che la sua applicazione Google Traduttore è disponibile su tutte le cuffie che supportano Google Assistant e su qualsiasi dispositivo con sistema operativo Android 6.0 o successivo.
Il secondo dato è facile da controllare perché la versione del sistema operativo di un telefono è sempre chiaramente indicata anche sulle etichette povere di dettagli tecnici. Quanto alle cuffie, non serve più andare spasmodicamente alla ricerca di un modello o una marca precisi. Per trovare il modello giusto per voi vi basta fare una ricerca come “cuffie google assistant” o “auricolari google assistant” e troverete decine di modelli con prezzi che variano da 20 a 200 euro, con le più svariate caratteristiche di vestibilità e resistenza, e differenti colori.
Una volta che avrete questo equipaggiamento vi basterà premere il pulsante “Assistente” presente sulle cuffie e chiedere, per esempio, “Aiutami a interpretare il danese“. Non appena l’interlocutore parlerà in danese l’assistente lo “ascolterà” attraverso il microfono delle vostre cuffie, e sentirete la traduzione in tempo reale fatta grazie agli algoritmi di machine learning di Google. Non avrete una traduzione ineccepibile, ma è un metodo comodo, sempre a portata di mano, naturale da usare e non costa nulla.
Un passo avanti notevole nella diffusione di una tecnologia che è molto utile per abbattere le barriere linguistiche, considerato che al momento l’assistente di Google supporta 40 lingue e che viviamo in una società sempre più globale.