È di nuovo libero Alexei Navalny. L’oppositore russo al governo di Vladimir Putin ha passato gli ultimi 50 giorni in carcere. Dopo essere stato messo in prigione per trenta giorni, il fondatore di Russia Futura, è tornato nelle mani delle forze dell’ordine dopo poche ore, il 24 settembre, per aver organizzato una manifestazione non autorizzata, quando ancora non era in libertà, contro il presidente russo che ha portato a 840 arresti a inizio settembre.

“Penso che durante questi 50 giorni di carcere abbiamo iniziato ad assistere alla degenerazione di questo regime – ha detto appena uscito ai giornalisti che lo attendevano – Dai fallimenti dei servizi segreti all’estero, ai fallimenti dell’industria spaziale. Se qualcuno pensa che questi arresti, che sono ovviamente spiacevoli, possano intimidirci o fermarci, non è così. Grazie a tutti, ora voglio solo tornare a casa, grazie”.

Dal 2011, Navalny ha trascorso 172 giorni di carcere e il 2 ottobre scorso un tribunale distrettuale di Mosca ha confermato il rifiuto del ministero della Giustizia di registrare il suo nuovo partito, Russia Futura.

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