Non c’è stato soltanto lo sconfinamento del 13 ottobre, notato dagli agenti della Digos nella zona di Cesana. La procura di Torino indaga infatti su un altro episodio che risale al 2 agosto in cui le forze dell’ordine francesi hanno controllato in territorio italiano due cittadini residenti a Claviere, in provincia di Torino, a due chilometri dal confine. Un terzo episodio che arriva dopo quello di venerdì scorso – quando un mezzo della polizia francese è stato fotografato al confine mentre faceva scendere un paio di uomini in una zona boschiva – e quello del 30 marzo 2018, quando i doganieri francesi hanno fermato un uomo di nazionalità nigeriana alla stazione di Bardonecchia. Un fatto quest’ultimo sul quale la Procura di Torino ha aperto un’indagine già nell’aprile scorso.
Le indagini sullo sconfinamento del 2 agosto – Il 2 agosto, spiega la Procura di Torino, due cittadini del comune di Claviere sono stati fermati separatamente da uomini armati, verosimilmente francesi, con tuta mimetica e giubbotto antiproiettile. Dopo essere usciti dal bosco nella zona di Gimont di Cesana Torinesi, i militari stranieri avevano chiesto i documenti e impedito a uno dei due cittadini italiani, che circolava in moto, di proseguire lungo la strada. Ai due era stato intimato di non riferire di aver visto uomini armati. I fatti, secondo quanto riferito dalla Procura torinese, sono accaduti a circa 2 chilometri dal confine italiano. I pm hanno aperto un fascicolo a modello 45 (senza indagati e senza formulazione di ipotesi di reato).
Sull’episodio del 13 ottobre, in cui uomini della Gendarmerie sono stati notati da agenti della Digos mentre lasciavano due persone di origini africane in territorio italiano, gli inquirenti hanno aperto un fascicolo a carico di ignoti con ipotesi di reato di trasporto illegale di stranieri nel territorio dello Stato. “Non risulta – rende noto la Procura – che in occasione dei due episodi le autorità italiane fossero state messe al corrente di controlli preventivi da parte francese”. Come già in precedenza per i fatti di Bardonecchia, sarà emesso anche un ordine di investigazione europeo, “confidando nella doverosa collaborazione della competente autorità francese”.