Quando dal cielo hanno iniziato a piovere pezzi di ghiaccio “grandi come palline da tennis”, Fiona Simpson non ci ha pensato due volte e ha usato il suo corpo per fare da scudo alla figlia. Ora la giovane mamma ha il volto tumefatto e braccia, collo e schiena profondamente segnati dai lividi e dalle cicatrici ma è già stata ribattezzata “madre coraggio”, per come si è sacrificata per proteggere la sua bambina.
Tutto è successo giovedì scorso, in Australia, a Kingaroy, nella regione del Queensland: Fiona era in auto con la piccola quando all’improvviso sull’autostrada si è scatenata una violenta tempesta, con enormi chicchi di grandine che hanno distrutto il parabrezza della macchina. “La bambina urlava, ma non riuscivo nemmeno a sentirla, tanto era forte il rumore – ha raccontato la donna all’ABC – avrebbe potuto rimanere gravemente ferita o uccisa, poteva accadere di tutto”. Così lei si è precipitata sul sedile posteriore, abbracciando la bambina e facendole scudo con il suo corpo: “Non avevo idea di cosa potesse succedere – ha aggiunto Fiona, ricordando quegli attimi di paura -, speravo che passasse in fretta e invece è diventata sempre più forte”.
Una volta esaurita la furia della tempesta, la donna è riuscita a raggiungere l’ospedale e solo qui, togliendosi i vestiti, si è accorta di come la grandine avesse flagellato il suo corpo: “Soltanto quando sono arrivata in ospedale e mi sono tolta i vestiti ho realizzato quanto fossi messa male”. Un’immagine impressionante, che ha voluto immortalare e condividere sui social e che ha presto fatto il giro del mondo. Anche il primo ministro australiano Scott Morrison è rimasto fortemente colpito da quanto accaduto a Fiona e ha dichiarato: “È una storia straordinaria. Penso che sia una delle persone più coraggiose di cui abbia letto”. Ora la giovane mamma è stata ufficialmente candidata a un importante riconoscimento da parte del governo, il Premio Bravery, che viene assegnato ogni anno al cittadino più impavido.