Il Mate 20 Pro è finalmente realtà. In un evento organizzato oggi a Londra, Huawei ha alzato il sipario sul suo nuovo smartphone Android di fascia alta. L’obiettivo è presto detto, ovvero scontrarsi con Samsung e Apple nel segmento attualmente presidiato da iPhone XS Max e Galaxy Note 9. Siamo infatti nella categoria dei dispositivi con dimensioni generose, che al contempo offrono display molto grandi.
La nuova creatura di Huawei ha infatti a disposizione un pannello AMOLED da 6,39 pollici con risoluzione di 3.120 x 1.440 pixel. L’impressione che abbiamo avuto dal vivo è quella di essere di fronte a un display di primissimo livello, perfettamente visibile nonostante le condizioni di luminosità fossero molto difficili a causa dei numerosi faretti dello stand.
Galaxy Note 9 ha uno schermo da 6,4 pollici, iPhone XS Max da 6,5 pollici, insomma la fascia di riferimento è questa. Le dimensioni generali del Mate 20 Pro sono quasi identiche allo smartphone Apple: 157.8 x 72.3 x 8.6 mm, contro 157.5 x 77.4 x 7.7 mm. Si fa fatica dunque a gestirlo con una sola mano, anche se la scocca realizzata in vetro presenta una trama sagomata sul retro che aiuta molto la presa, evitando di renderlo scivoloso.
Huawei aveva già abbracciato il notch, la “tacca” superiore, con la serie P20. In questo caso diventa ancora più grande perché, oltre a ospitare la fotocamera frontale da ben 24 Megapixel, è stata usata per integrare una serie di sensori per il riconoscimento evoluto del volto. Per intenderci, l’azienda cinese ha messo a punto un sistema sulla scia del Face ID visto negli iPhone per sbloccare lo smartphone. Non abbiamo avuto modo di testarlo, ma ci ritorneremo nella recensione completa.
A differenza però di quanto avviene nei più recenti smartphone Apple, il riconoscimento del volto non è l’unico modo per sbloccare il Mate 20 Pro. L’azienda cinese ha infatti collocato direttamente nello schermo (sì, proprio nel display) il lettore per il riconoscimento delle impronte digitali: basta poggiare il dito nella parte bassa del pannello e si accede alla schermata principale. Abbiamo effettuato alcune prove nel poco tempo avuto a disposizione, e il sistema ci è sembrato assolutamente veloce e preciso.
Grande attenzione alle funzioni di sblocco, ma anche al comparto fotografico. Sul retro, come già visto con il P20 Pro, ci sono ben tre fotocamere: quella principale rimane da 40 Megapixel ed è sempre assistita da quella secondaria da 8 Megapixel con teleobiettivo, utilizzata dunque per eseguire lo zoom senza perdita di dettaglio; la terza invece, anziché essere in bianco e nero, è una 22 Megapixel con ottica grandangolare, per cui consentirà di immortalare una porzione più larga di immagine, senza doversi allontanare troppo.
Abbiamo realizzato un paio di scatti con il Mate 20 Pro, che trovate nella galleria. È presto per poter esprimere un giudizio sulle prestazioni fotografiche, ma le premesse appaiono ottime. A mettere insieme tutte le informazioni catturare dai sensori ci pensa l’intelligenza artificiale, ulteriormente migliorata da Huawei rispetto al P20 Pro grazie alla presenza del nuovo processore Kirin 980 – che ha potenza da vendere. Mate 20 Pro è in grado di riconoscere fino a 21 scene, adeguando automaticamente le impostazioni di scatto.
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La batteria sale a 4.200 mAh (milliampereora), contro i 4.000 mAh del P20 Pro. In questo caso però deve alimentare uno schermo con risoluzione maggiore, per cui valuteremo attentamente la questione autonomia in sede di recensione. Non manca la ricarica rapida – da 0% a 70% in 30 minuti – e quella wireless, con il Mate 20 Pro che potrà ricaricare a sua volta e senza fili altri dispositivi compatibili, come gli auricolari Freebuds Pro 2 di Huawei.
Cos’altro aggiungere su questo Mate 20 Pro? Arriverà sul mercato in ben cinque colorazioni: Pink Gold, Midnight Blue, Green Emerald, Twilight e Black. Si fa fatica a trovare dei difetti a questo terminale, almeno sulla carta. Siamo potenzialmente di fronte a uno dei migliori top di gamma dell’anno, e la sfida con Apple e Samsung si annuncia serrata, soprattutto in vista delle festività natalizie.
Mate 20 Pro arriverà sul mercato a 1.099 euro. Chi lo acquisterà nel periodo compreso tra il 17 ottobre e il 29 ottobre, riceverà in regalo un Huawei Watch GT, di cui vi parleremo a breve, e un caricabatterie per sfruttare la ricarica wireless.
Mate 20 e Huawei Watch GT
Questa volta, rispetto a quanto fatto lo scorso anno con il Mate 10, l’azienda cinese ha deciso di portare in Italia anche l’altro componente della nuova gamma, il Mate 20. Le differenze rispetto alla variante Pro sono poche ma sostanziali: il display diventa LCD, sale a 6,53 pollici ma si ferma alla risoluzione Full-HD; il sensore per le impronte digitali è posizionato posteriormente e non nello schermo; il notch è a goccia, quindi molto più piccolo, ma ospita solo la fotocamera anteriore da 24 Megapixel, per cui niente riconoscimento evoluto del volto.
Il comparto fotografico posteriore rimane sempre a tre sensori, ma cambiano le risoluzioni: 12 Megapixel, teleobiettivo da 8 Megapixel e ottica grandangolare da 16 Megapixel, con il funzionamento generale identico a quello visto sulla versione Pro. La batteria scende a 4.000 mAh, la RAM a 4 Gigabyte (contro i 6 Gigabyte dell’altro modello), mentre tutte le altre specifiche tecniche restano invariate.
Le prime sensazioni sono assolutamente positive anche con questo smartphone. La scocca è sempre realizzata in vetro, è ancora più difficile utilizzarlo con una mano e risulta leggermente più scivoloso rispetto alla versione Pro. Anche su questo dispositivo comunque avremo modo di tornare in maniera approfondita nella nostra recensione. Sarà posizionato a 799 euro.
Infine, il Huawei Watch GT. Si tratta di uno smartwatch, un orologio con funzionalità smart, caratterizzato da un display AMOLED da 1,39 pollici circolare, con spessore di 10.6 mm e quadrante in acciaio e ceramica. Integra tutte le funzionalità che ci si aspetta oggi da un prodotto del genere, dalla misurazione del battito cardiaco al monitoraggio del sonno e di vari sport (corsa, nuoto, ciclismo ecc…). Insomma, un diretto rivale di Apple Watch Serie 4.
Il punto di forza sembra essere rappresentato dall’autonomia. Con un utilizzo limitato alla ricezione dei messaggi e delle chiamate, Huawei dichiara ben 30 giorni lontano dalla presa elettrica, che scendono a 22 ore con un uso completo di tipo smart. Dal vivo sembra molto elegante, anche se probabilmente poco adatto a un pubblico femminile visto l’ingombro. Una curiosità: non è basato su WearOS, la versione di Android per smartwatch, bensì su un sistema operativo sviluppato direttamente da Huawei. Arriverà sul mercato a 199 euro.