“Qui ho vinto le amministrative l’anno scorso, dopo un primo mandato, che in genera logora chi ha governato, parlando di accoglienza come faccio ora. E la lista Salvini quanto ha preso? Meno dell’1% (Ismaele La Vardera ha ottenuto il 2,59%, ma era sostenuto da Noi con Salvini, Fratelli d’Italia e dal movimento Centrodestra, ndr)”. Il messaggio del sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, è molto chiaro ed è diretto soprattutto allo schieramento politico al quale appartiene dallo scorso gennaio, cioè il Partito democratico. Intervistato dal Fatto.it, Orlando ha proposto il suo modello di alternativa, nella gestione dei flussi migratori, a quello proposto dalla Lega e, per certi versi, sostenuto anche dal Pd (con la legge Minniti prima e, in seconda battuta, con le posizioni assunte negli ultimi mesi dai suoi esponenti). “Non si può seguire Salvini nell’approccio securitario, perché dirà sempre qualcosa di più ‘radicale’ di te. E allora bisogna affermare che la mobilità è un diritto umano inalienabile, come abbiamo scritto nella carta di Palermo. In questo senso, l’Europa può e deve accogliere tutti i migranti che desiderano partire e venire da noi.
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