La raccolta fondi ha raggiunto il suo obiettivo e da oggi, martedì 16 ottobre, i bambini stranieri di Lodi che nei giorni scorsi avevano pranzato su un tavolo a parte con cibo portato da casa possono tornare in mensa con i loro compagni di classe. Il Coordinamento Uguali Doveri che ha raccolto gli oltre 60mila euro ricevuti in donazione, ha infatti contattato le famiglie che denunciano l’impossibilità o la difficoltà ad accedere alle agevolazioni per pagare meno il buono mensa, spiegando che quando ci sarà da pagare, loro potranno saldare al costo ridotto. Il resto della spesa verrà appunto coperto dalle donazioni.

I bambini extra Ue sono stati esclusi dalla mensa a Lodi per una delibera della sindaca leghista, Sara Casanova, che chiede agli stranieri di portare, in aggiunta alla normale dichiarazione del reddito, anche le certificazioni di non possesso di case, conti correnti e auto nel loro Paese di origine (leggi il reportage di Davide Milosa). Documenti da recuperare in originale e per i quali non vale l’autocertificazione, quindi molto difficili da reperire, soprattutto in alcuni Stati africani e sudamericani. E non sempre sono sufficienti per ottenere la tariffa agevolata.

Sulla vicenda è intervenuto anche il vicepremier M5s Luigi Di Maio, criticando la decisione della sindaca: “I bambini non si toccano“. Mentre il presidente della Camera Roberto Fico ha chiesto “scusa” per “una che, in modo conscio o inconscio, crea discriminazioni. Le sue parole hanno scatenato la reazione della Lega: “Pensi a Montecitorio, l’ultimo presidente della Camera che ricordo entrare così tanto nel dibattito politico era Fini, spero che Fico abbia più fortuna”, ha detto il capogruppo del Carroccio alla Camera Riccardo Molinari.

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