Venerdì scorso Antonio Mezzancella ha portato in scena a Tale e Quale Show “Un angelo disteso al sole” di Eros Ramazzotti. La performance si conclude e il pubblico è in piedi per regalargli una meritata standing ovation. “Grandioso, un livello altissimo. Tale e quale anche nelle movenze”, commenta Salemme. “Chapeau”, aggiunge la Goggi. Panariello rincara la dose: “Uguale, identico.” La Clerici, giurata d’eccezione, è stupita: “Eccezionale, perfetto.” Poco dopo toccherà a Giovanni Vernia vestire i panni di Mengoni cantando sulle note di “Pronto a correre” e anche qui applausi e giuria in brodo di giuggiole.
Il problema è che i due concorrenti di professione sono imitatori e hanno portato in scena dei cavalli di battaglia. Vernia già nel 2013 vestiva i panni del cantante a Zelig duettando con lui qualche puntata dopo. Il Ramazzotti di Mezzancella negli ultimi anni è stato visto ovunque: da Tu si que vales a Quelli che il calcio a Scanzonissima. E anche a Tale e Quale Show nel 2016, quando il ragazzo aveva affiancato in una perfomance Debora Iurato sulle note di “I belong to you”. Questa volta ha vinto perfino la puntata.
La scelta di inserire imitatori professionisti in gara rischia di falsare la gara e snaturare il format, una tendenza iniziata già nelle ultime stagioni con la presenza nel cast di Max Giusti, Manlio Dovì, Francesco Cicchella, Massimo Lopez, Leonardo Fiaschi e Sergio Friscia. Il programma di Rai1 non è un vero talent e la competizione è vissuta in maniera soft ma di gara si tratta sarebbe opportuno mettere i concorrenti tutti sullo stesso piano.
Intanto il programma condotto da Carlo Conti nonostante il passare degli anni continua a incassare ascolti superiori al 20% di share, seppur in calo rispetto allo precedente edizione. Lo show di Rai1 funziona anche con un cast ormai pieno zeppo di sconosciuti: da Mario Ermito a Guendalina Tavassi fino a Roberta Bonanno. D’altronde Conti non aveva escluso l’ipotesi una edizione nip e questa potrebbe essere vista come un passaggio iniziale per la transizione del prossimo anno. Oppure si aggiunga una scritta a scelta tra “Ma chi?” o “Quasi vip o forse più nip”.