“Sulla tratta dei viadotti dell’A24 e dell’A25 laddove alcuni piloni che ho potuto visionare sono in condizioni così degradate da risultare allarmanti“. Lo ha detto il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli all’Assemblea dell’Ance, l’Associazione Nazionale Costruttori Edili, riferendosi alle due autostrade, gestite da Strada dei Parchi, che collegano Lazio e Abruzzo.

“Useremo, e già lo stiamo facendo, strumenti di alta tecnologia per i monitoraggi, quali sensori e droni, avvalendoci anche del sostegno di eccellenze nazionali in questi campi”, ha proseguito Toninelli. “A fare le ispezioni saranno tanti giovani ingegneri che, grazie alle assunzioni disposte dal decreto Genova, finalmente torneranno a popolare il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e gli ridaranno quel ruolo che avrebbe dovuto avere anche negli anni passati: vigilante attivo e garanzia di ultima istanza della sicurezza delle nostre infrastrutture. Abbiamo trovato una situazione disastrata e a tratti imbarazzante, ce la stiamo mettendo tutta per rimettere a posto le cose”, ha assicurato il ministro.

La risposta della società concessionaria arriva per bocca del vicepresidente del cda Mauro Fabris: “E’ da anni che chiediamo che ci siano le risorse per i viadotti di un’autostrada costruita sul finire degli anni ’60. Dobbiamo comunque essere chiari: l’autostrada è sicura, sulla gestione in condizioni normali dell’autostrada siamo assolutamente tranquilli”, ha detto Fabris.

“Quello che invece deve essere fatto a norma di legge è mettere a norma un’autostrada che come la gran parte delle infrastrutture di questo Paese non rispetta le normative sismiche – ha proseguito Fabris – Stiamo parlando di tre miliardi e 100 milioni che il Consiglio dei Lavori Pubblici ha individuato nello scorso settembre. Nel frattempo interverremmo sui 13 viadotti più ammalorati, e il governo ha stanziato 192 milioni che il ministro Toninelli ha messo nel decreto Genova, ma i suoi uffici non hanno ancora autorizzato i decreti che ne consentirebbero la spesa”.

“La mia priorità e quella di tutto il governo a cui stiamo lavorando in questi giorni, anche rispetto alla legge di bilancio, è rilanciare gli investimenti e buone infrastrutture – ha detto ancora l’esponente del M5s – stiamo lavorando in modo serio alla grande riforma del Codice degli Appalti che consenta di sbloccare i lavori, gli investimenti e farlo in legalità”, ha sottolineato Toninelli, aggiungendo poi che il governo “intende rinnovare i bonus fiscali e renderli strutturali”.

Sta per nascere “il primo Archivio informatico nazionale delle opere pubbliche, Ainop.” Si tratta, ha proseguito il ministro, di “uno strumento che consentirà di essere costantemente vigili sulla sicurezza delle nostre infrastrutture, ma anche di risollevare il comparto dell’edilizia”.

“Ainop è un contenitore digitale che si basa sul principio degli open data e dell’open Bim, destinato a diventare uno strumento di monitoraggio informatico aggiornato in tempo reale che, incrociando i dati provenienti da chiunque a vario titolo lavori su un’opera pubblica, metterà a fattor comune tutte le informazioni su una infrastruttura così da tenerne sotto controllo lo stato di salute”, ha spiegato Toninelli.

“Lancerà degli alert nel caso in cui ci sia bisogno di un intervento di manutenzione più o meno urgente su un ponte, una strada, una diga, un edificio pubblico. A quel punto il Mit saprà dove andare a intervenire”, ha sottolineato e “vogliamo che l’Archivio diventi operativo da subito, entro il 30 aprile 2019 dovremo avere tutti i dati di cui abbiamo bisogno”.

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