La calciatrice e il presidente si sono incontrati grazie alle Iene: ora si proverà a iscrivere in extremis la squadra al campionato. Le compagne si erano rifiutate di giocare in segno di solidarietà
Si riapre il dialogo tra Titty Astarita e la dirigenza dell’AfroNapoli. La calciatrice, esclusa dalla squadra femminile per la propria candidatura con una lista alleata di Salvini, e il presidente Antonio Gargiulo si sono incontrati grazie alle Iene: dopo l’abbraccio a favor di telecamere, il presidente ha promesso di lavorare a un compromesso per poter reintegrare in squadra la 26enne e tutte le sue compagne, che si erano rifiutate di giocare in segno di solidarietà. Martedì c’è stata una lunga riunione tra i vertici del club, per trovare una soluzione all’incidente diplomatico tra società e calciatrici e iscrivere in extremis la squadra al campionato di serie C1 femminile, al via domenica 21 settembre, chiedendo alla Lega dilettanti una riapertura dei termini.
Fino a poche ore prima, infatti, sembrava che l’AfroNapoli femminile avesse deciso di non presentare la propria iscrizione: tutto a causa della candidatura della Astarita, capitana della squadra, alle elezioni comunali di Marano, con la lista “Movimento civico maranese” a sostegno del candidato sindaco Rosario Pezzella, appoggiato anche da Noi con Salvini. La scoperta non era piaciuta alla dirigenza del club, nato come progetto d’integrazione tra napoletani e migranti: i vertici della società si erano dichiarati “esterrefatti” dalla vicenda e “addolorati” dal rifiuto di fare un passo indietro espresso dall’atleta, soprattutto perché, avevano scritto in una nota, “dopo un anno di partecipazione alle vicende dell’AfroNapoli, in un ruolo chiave di rappresentanza, le dovrebbe essere stato chiaro che quella candidatura la poneva automaticamente fuori dal perimetro delle idee-guida che sono alla base del nostro sodalizio”.
A difesa della calciatrice si erano però schierate tutte le compagne di squadra che all’unanimità avevano deciso di non scendere in campo per il match di coppa Campania contro il Napoli Dream Team, denunciando il “grave episodio di discriminazione” nei confronti della capitana, “esclusa per motivi politici“. Il braccio di ferro, a quel punto, sembrava preludere al ritiro della squadra dal campionato, con le atlete che già ragionavano di iscriversi sotto altre insegne. Martedì, però, il parziale dietrofront di Gargiulo, che pur ribadendo il “forte imbarazzo” causato dalla candidatura ha ammesso che l’accaduto meritava una “più attenta valutazione“. “Nel calcio accade che si agisca d’impulso – ha dichiarato – non deve però accadere che non ci si chiarisca e che ragioni di altro tipo prevalgano sulla condivisione dei valori dello sport e della solidarietà. Perciò stiamo ancora aspettando Titty e la squadra femminile per un confronto, e che ora chiediamo avvenga alla presenza del Comitato regionale della Figc, per trovare una soluzione che vada bene per tutti”. Ora sembra che la vicenda sia completamente rientrata: si attende solo l’iscrizione ufficiale della squadra al campionato.