Il rapporto Censis-Michelin evidenzia come, nonostante tutto, la macchina sia sempre il nostro mezzo preferito per gli spostamenti: la sceglie il 64,5% degli intervistati, che la voglioni equipaggiata con gli ultimi ritrovati in tema di sicurezza. Poca fiducia, tuttavia, in quello che la sicurezza dovrebbe garantirla, ovvero la guida autonoma
Nascita di piste ciclabili e incremento della flotta circolante per il trasporto pubblico (con tanto di agevolazioni per il suo utilizzo): niente da fare, per 27 milioni di italiani (65,4%) l’auto resta ancora il mezzo più usato per gli spostamenti, sia diretti alla città che all’interno della stessa.
Questo è quanto ha rilevato il rapporto Censis-Michelin sulle abitudini e le preferenze dei nostri connazionali in tema di mobilità. Le motivazioni possono essere varie, ma tra tutte c’è l’allungamento delle distanze che quotidianamente si devono percorrere: ci sono quindi i pendolari che macinano una media di 50 km al giorno (1,2 milioni di italiani), mentre sono 9,7 milioni quelli che ne percorrono tra i 10 e i 50 e 19 milioni tra i 2 e i 10km.
Così, il numero di chi preferisce salire in auto ogni giorno è cresciuto del 17,4% dal 2011 e al contempo si è ridotto quello degli abbonati o semplici frequentatori del servizio pubblico, di un sensibile 20,3%: se da una parte se ne incentiva l’utilizzo, dall’altra questo non sempre garantisce la sua efficienza. Si usano meno anche moto (-47,5%) e bicicletta (-10,4%), mentre le persone che decidono di andare a piedi sono poco più di 7 milioni, un dato comunque sceso del 24%.
Quando si sceglie di prendere l’auto, il viaggiare sicuri resta sempre l’aspetto più tenuto in considerazione, quindi grande attenzione alle tecnologie di sicurezza ma un occhio anche ai freni e ai pneumatici: i primi preoccupano abbastanza, circa il 72% degli automobilisti (di questi, il 73% sono donne), mentre i pneumatici un po’ meno (64,7%), ma soprattutto gli uomini. Seguono poi anche i controlli all’olio motore, alle cinture di sicurezza e agli airbags (73,3%) e solo uno scarso 3,4% reputa tutti i componenti di fondamentale importanza per la sicurezza generale della propria auto.
Infine uno sguardo anche a cosa ne pensano delle innovazioni in campo automobilistico: la guida autonoma, ad esempio, non è vista ancora benissimo, tanto che il 48% dice di non fidarsi della suddetta tecnologia. Di questi, il 35,7% pensa che solo una persona fisica alla guida possa essere garanzia di sicurezza ma di contro, tra i favorevoli, c’è il 10% che la vede in modo del tutto opposto e cioè che sarà proprio l’assenza umana al posto di guida a dare maggior sicurezza e a evitare possibili collisioni.