C’è un attore che non ha mai avuto l’attenzione cinematografica, e lo spazio in scena, che merita. Alessandro Haber, 71 anni, 50 anni di carriera, da Avati a Bellocchio passando per Monicelli e Tornatore, torna nelle sale italiane il 18 ottobre con In viaggio con Adele. Affiancato da Sara Serraiocco, Haber si ritaglia un ruolo che forse non ha mai avuto così integro e rispettabile in tutta la sua filmografia, se non in quel La vera vita di Antonio H. (1994) di Enzo Monteleone che lo vide mattatore assoluto.
Nel comico on the road all’italiana diretto da Alessandro Capitani, Haber è Aldo Leoni un attore teatrale, ipocondriaco e vegano, che scopre di avere una figlia “neuro diversa”, Adele, dopo che una sua ex è morta all’improvviso d’infarto e gli ha lasciato confessione e gestione della oramai adulta ragazza. Rinchiuso in un ruolo idiosincratico e para alleniano per tic e manie, Haber guida una Saab 900 decapottabile che sembra una sorta di suo doppio automobilistico per elegante obsolescenza. La sfida è accompagnare la figlia improvvisamente trovata fino a Frosinone da quello che pare il suo fidanzato.
Adele però è strana forte: sboccata, parolacciara, veste sempre una tutina rosa a forma di coniglio e attacca dappertutto dei post-it rosa su cui scrive il relativo sostantivo dell’oggetto in questione (un frigorifero, una bara, una patata). Il rapporto tra i due inizia, chiaramente, a stento; poi diventa giocosamente amorevole. Tanto che l’agognato provino per il regista Leconte (è il vero Patrice, regista de La ragazza del treno) finirà volontariamente malissimo. Non aspettatevi una commedia memorabile, ma un Haber one man show, perfino serioso (il frame davanti agli specchi prima del provino finale è un vero pezzo di bravura), e una Serraiocco controllata in una fittizia e intermittente evanescenza. Distribuisce Vision.
