Subito dopo le scintille sulla pace fiscale con tanto di scudo per il riciclaggio, a provocare un nuovo attrito tra gli alleati di governo è l’annuncio di provvedimenti sulla Rc auto inserito nel decreto per la deburocratizzazione. Il viceministro all’Economia Massimo Garavaglia, a cui è stato chiesto di commentare il rischio di aumenti dei costi per gli automobilisti del Nord, ha sostenuto che si tratta di “una norma mai vista, né condivisa. Quindi, il problema non esiste”. Ma a stretto giro fonti del Movimento 5 Stelle hanno fatto sapere che la misura è stata discussa nella riunione sulla manovra la settimana scorsa ed è stata inviata agli alleati della Lega martedì mattina.
Il comunicato diffuso dopo il consiglio dei ministri di lunedì sera, senza fornire dettagli, affermava: “Per eliminare le differenze di prezzo tra le polizze da una regione all’altra si eliminano i vincoli di trasferimento della polizza da un assicuratore a un altro”. Il giorno dopo diversi quotidiani davano conto di simulazioni secondo cui livellare i prezzi significherebbe determinare rincari superiori al 30% in molte province del Nord Italia, con punte del 40% a Bolzano. Al contrario a Napoli l’Rc auto potrebbe calare addirittura del 65% e a Salerno del 44%.