L’Italia si arrende in finale contro la Serbia e sfuma così il secondo oro iridato nella storia della pallavolo femminile azzurra, dopo quello conquistato nel 2002 a Berlino. All’ultimo atto dei mondiali in Giappone le azzurre si arrendono solo al tie-break (15-12) dopo una gara giocata punto a punto fino all’ultima occasione fallita per portare il punteggio sul 13 pari. Le ragazze di coach Davide Mazzanti hanno vinto con merito il primo e il terzo set, ma hanno pagato i cali di tensione nei due set successivi: appena le serbe hanno trovato un po’ di spazi, hanno colpito senza pietà portando la partita al tie-break. Lì ha pesato la maggior esperienza, ma l’Italia è arrivato comunque a un passo dall’impresa.

La finale di Yokohama finisce con i parziali di 21-25, 25-14, 23-25, 25-19, 15-12. Le azzurre della pallavolo tornano comunque sul podio mondiale a 16 anni dall’ultima volta, quando però la Nazionale vinse il primo, e ancora unico, titolo iridato. L’Italia per due volte è stata in vantaggio, grazie alla solita Paola Egonu ma in generale a un gruppo di ragazze che hanno avuto la capacità, contro ogni pronostico, di giocarsi fino in fondo questo mondiale. Si sono dovute inchinare solo a Boskovic e Mihailovic che come al solito hanno tirato il carro serbo, portandolo verso l’oro.

A Mazzanti rimane una squadra capace di entusiasmare la critica per il bel gioco e conquistare le attenzioni anche dei non appassionati, anche più dei maschi che pure giocavano in casa. In più, la consapevolezza di avere davanti un futuro roseo: l’età media delle quattordici azzurre è inferiore a 23 anni e per ben 10 di loro si trattava del primo Mondiale. A sancire la bontà di questa trasferta giapponese (fatte di 11 vittorie e due sconfitte) ci sono i premi individuali: Egonu miglior opposto, Miriam Sylla miglior schiacciatrice, Ofelia Malinov miglior alzatrice e Monica De Gennaro miglior libero.

LA CRONACA
Primo set –
Per tentare anche quest’ultima impresa, coach Mazzanti si affida al solito sestetto: Egonu opposto, Lucia Bosetti e Sylla in banda, Cristina Chirichella e Anna Danesi centrali, Malinov palleggiatrice e De Gennaro libero. E nel primo set funziona tutto alla perfezione: Malinov riesce a distribuire bene il gioco e lascia spesso Egonu libera di scaricare la sua potenza senza muro. Un’Italia come al solito prontissima in difesa sfrutta qualche errore della Serbia e conduce fin dall’inizio, chiudendo 25-21 quasi con troppa facilità.

Secondo set – Le serbe reagiscono e, soprattutto, si svegliano Boskovic e Mihajlovic. L’Italia diventa di colpo distratta e fallosa: le avversarie scappano presto e il set diventa quasi subito irrecuperabile. Mazzanti prova qualche cambio per far rifiatare Sylla e Malinov, ma ormai le azzurre stanno già pensando al terzo set. Finisce 25-14 e si torna in parità: 1-1.

Terzo set – La finale entra finalmente nel vivo. E l’Italia si fa trovare pronta a lottare punto a punto. La solita Egonu chiude in diagonale la schiacciata che ci porta sul 16 a 13 al secondo time out tecnico. Sembra in discesa ma poi, ma proprio mentre il nostro opposto si inceppa, Mihajlovic in lungo linea riporta avanti la Serbia 19 a 18. Le azzurre si ritrovano con un primo tempo di Danesi e un muro di Sylla, poi torna Egonu a chiudere il set più combattuto: 25 a 23.

Quarto set – L’Italia paga ancora un calo di tensione e la Serbia scappa avanti 8 a 2 a inizio set. Poi le azzurre sembrano in grado di recuperare e piazzano una striscia di 6 punti a uno. Ma le serbe trascinate da Boskovic e dalle centrali ricominciano a macinare punti. Anche a Egonu manca la scintilla per riportare l’Italia nel set che finisce 25 a 19 per le avversarie.

Tie break – La partita arriva così al tie-break e l’epilogo è forse il peggiore per le azzurre che cominciano bene e sono avanti 8-7 al time out tecnico. Poi il parziale della Serbia che risulterà decisivo: dal 10-8 la gara continua punto a punto, ma l’Italia non è più in grado di ricucire. Sylla avrebbe l’occasione di portare le sue compagne sul 13 pari, ma l’ennesima difesa serba annulla la sua schiacciata. Al secondo set point la Serbia chiude, per la nostra Nazionale è argento.

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