Bagarre a Coffee Break (La7) tra la giornalista del Corriere della Sera, Maria Teresa Meli, e l’economista Ilaria Bifarini sulla manovra del governo gialloverde. Meli commenta: “Il governo andrà alle elezioni europee dicendo che quella è la loro manovra e che se ne fregano di quello che dice la Ue, tanto non c’è una ricaduta immediata. Lo spread non arriverà a 500, ma ci sarà un progressivo strangolamento del Paese. Poi la gente si renderà conto di essere strangolata e si capirà chi sono i responsabili. Ma, ad ora, andremo allegramente a sbattere conto un muro. E non ci sbatteremo subito. Magari arrivasse la troika. Invece noi arriveremo nel baratro lentamente”.
Dopo svariati minuti, Bifarini osserva: “Veramente sotto il governo Monti lo spread ha superato 500 e abbiamo pagato i tassi di interesse sul debito pubblico più alti”. Meli ribatte: “Quello è successo quando Monti è arrivato per prendere il posto di Berlusconi“. E l’economista insorge: “Ma non si può parlare in questo programma. La signora Meli getta tutto il suo livore contro questo governo e questo Paese”. “Non è vero” – replica la giornalista – “Se avessi livore, allora direi che lei è una economista come Diego Fusaro è filosofo“. “Ma cosa c’entra Fusaro?” – controbatte Bifarini – “Lei invece cosa è? Una qualunquista“. “No, io sono una giornalista”, risponde Meli.
Bifarini continua: “Lei è una luogocomunista, una persona piena di livore che spara contro questo Paese. E’ la solita arroganza di chi crede di sapere e di comprendere tutto, ma in realtà si basa su luoghi comuni, miti infondati, terrorismo mediatico, mistificazione della realtà. E tutto per andare contro il proprio Paese. Io invito queste persone ad abbandonare l’Italia, visto che hanno tutto questo disprezzo per un Paese che ce la sta mettendo tutta, che sta facendo dei sacrifici enormi per una situazione di cui questo governo non è responsabile. E gli apprezzamenti per questa manovra sono arrivati persino da uno dei capo-economisti della banca tedesca, la Deutsche Bank“.
Meli si difende: “Lei mi ha dato della mistificatrice e mi ha invitato ad andar via da questo Paese”. “Lei odia questo Paese”, ribadisce Bifarini. “Io non odio questo Paese” – risponde la giornalista – “Anzi lo amo così tanto che ho il terrore che crolli”. “No, lei tifa perché il Paese crolli“, replica l’economista.
“No, io amo questo Paese”, ripete Meli. “Se questo è amore, allora è davvero un problema psicoanalitico”, ribatte Bifarini. “Non sono una mistificatrice”- sottolinea Meli – “E non me ne vado da questo Paese. Forse me ne andrei se avessi i soldi in Svizzera, come qualche ministro di questo governo. Purtroppo non ce li ho perché campo del mio stipendio”.
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