Un video rilanciato da Rinaldo Sidoli mostra il momento drammatico della caduta che è costata la vita a Raol, cavallo in gara al palio di Siena: “Bisogna dire basta allo svolgimento di manifestazioni che possono provocare danni e lesioni agli animali. Questi spettacoli sono un insulto alla vita e uno schiaffo all’immagine del Bel Paese. Dopo l’incidente di ieri (sabato, ndr) il minimo che si possa fare è fermare il #PaliodiSiena, è una delle gare più pericolose in assoluto. Circa 50 cavalli sono morti dal 1970 a oggi. È davvero un’indecenza che si tolleri questa crudeltà”.
Intanto la presidente nazionale dell’Enpa Carla Rocchi ha annunciato di aver presentato denuncia a seguito della morte del cavallo Raol, causato dall’infortunio occorso ieri nel Palio straordinario per il Centenario della vittoria nella guerra del 1915-1918. “La storia, con i frequenti e ripetuti incidenti di questi anni, ci dice che il Palio di Siena rappresenta una seria e concreta minaccia per l’incolumità degli animali. Purtroppo – prosegue Rocchi – abbiamo perso il conto di quanti ne sono morti o sono rimasti gravemente feriti per una manifestazione anacronistica; una iniziativa che ormai non ha altra ragion d’essere se non quella di farsi strumento di marketing, anche politico. Lo ribadisco: la morte di Raol non né casuale né imprevedibile. Invece, visti i nefasti trascorsi del Palio, era un evento con elevata probabilità”.
“La magistratura accerterà le responsabilità penali di questa ennesima morte, ma quelle morali e politiche sono evidenti per sé e ricadono su tutti coloro i quali hanno partecipato, a vari livelli, all’organizzazione dell’ennesima ‘corsa della morte'”, aggiunge. L’Ente Nazionale Protezione Animali torna a chiedere “lo stop a sagre, corse, palii, manifestazioni popolari, che prevedano l’impiego o, peggio, lo sfruttamento di animali”. Enpa ricorda anche che “Raol era montato dal fantino Jonathan Bartoletti, già finito nel mirino della magistratura per il decesso di un altro cavallo, avvenuto in occasione del Palio di Asti”.