Le procedure, stabilisce la modifica introdotta in commissione Ambiente, dovranno essere chiuse entro 6 mesi ai sensi del condono edilizio del 2003. Inoltre non sarà concessa nessuna sanatoria nel caso in cui il proprietario risulti condannati per i reati di associazione di tipo mafioso. L'associazione: "Un imbroglio, restano contributi agli abusivi". Rospi (M5s): "Norme accelerano ricostruzione post-sisma. C'è tutela dell'ambiente". Il sottosegretario Rixi: "Accordo di buon senso". Pd e Leu all'attacco
La sanatoria per le abitazioni di Ischia resta, ma si restringe. Con un emendamento al decreto Emergenze presentato dai relatori Gianluca Rospi (M5s) e Flavio Di Muro (Lega), la maggioranza – denuncia Legambiente – ha mantenuto gli aiuti di Stato per la ricostruzione anche per le abitazioni abusive danneggiate dal terremoto del 2017 escludendo però quelle che hanno subito aumenti di cubatura. In quest’ultimo caso, sostiene l’associazione ambientalista, le case saranno comunque sanabili ma non potranno accedere ai fondi. Le procedure, è stabilito nella modifica introdotta in commissione Ambiente e Trasporti, dovranno essere chiuse entro 6 mesi ai sensi del condono edilizio del 2003. Inoltre non sarà concessa nessuna sanatoria nel caso in cui il proprietario risulti condannato con sentenza definitiva per i reati di associazione di tipo mafioso, riciclaggio o impiego di denaro, beni o utilità di provenienza illecita.
“Nonostante le parole rassicuranti del vicepremier Luigi Di Maio, secondo il quale nel decreto Genova non c’è nessuna sanatoria per Ischia, il condono edilizio esiste”, attacca il presidente di Legambiente, Stefano Ciafani. “Basta leggere l’articolo 25 – aggiunge – dove si prevede una sanatoria tombale per l’isola campana secondo la quale si devono concludere i procedimenti ancora pendenti per gli immobili distrutti o danneggiati dal sisma del 2017, facendo riferimento alle sole disposizioni del primo condono, ossia la legge 47/1985 approvato dal governo Craxi“. La norma, spiega l’associazione ambientalista, consentirebbe di sanare edifici “che perfino i due condoni approvati successivamente dai governi Berlusconi nel 1994 e 2003 vietavano, proprio perché posti in aree pericolose da un punto di vista idrogeologico e sismico, oltre che vincolate paesaggisticamente”.
Con l’emendamento presentato dalla maggioranza, secondo il relatore pentastellato Rospi, si va “incontro alla necessità di sbloccare la ricostruzione delle abitazioni colpite dal terremoto dell’agosto 2017, ma senza fare alcun passo indietro sulla tutela dell’ambiente, del paesaggio e della legalità”. A Ischia “ci sono circa mille edifici danneggiati che aspettano una risposta sulla richiesta di sanatoria che risale al 2003, con il condono fatto dal governo Berlusconi, non certo da noi che siamo stati e continueremo ad essere contrari ai condoni, edilizi e fiscali”. I soldi per la ricostruzione “andranno soltanto a coloro i quali avranno l’ok delle amministrazioni comunali alla sanatoria: noi abbiamo semplicemente stabilito che questo via libera debba arrivare entro sei mesi e ora aggiungiamo nuove tutele per evitare ogni scappatoia”, conclude il deputato M5S.
Ma l’emendamento, secondo Legambiente, è un “imbroglio” perché “non modifica il testo ma aggiunge un passaggio, il nulla osta paesaggistico, già previsto e obbligatorio nella normativa del 1985, e conferma anche i contributi pubblici per gli edifici abusivi, escludendoli solo per gli aumenti di cubatura“. Per il sottosegretario ai Trasporti, Edoardo Rixi, si tratta “assolutamente di un accordo di buon senso” dopo le polemiche della Lega che aveva alzato le barricate su Ischia in seguito alla “manina” che secondo Luigi Di Maio aveva modificato il dl fiscale. “Su Ischia resta una situazione più particolare che altrove, ma rispetto all’inizio ci sono stati chiarimenti – ha spiegato l’esponente del Carroccio – Abbiamo mediato con la situazione del centro-Italia perché lì erano vietate anche le minime modifiche, il che creava una disparità di trattamento troppo grande”.
Al vicepremier Di Maio e ai parlamentari M5s, Legambiente chiede di “modificare il provvedimento cancellando questa norma salva abusi, perché se per la Lega non sarebbe una novità, visto che ne ha già approvati due nelle scorse legislature, lo troveremmo quanto meno imbarazzante per il Movimento 5 Stelle, arrivato in pochi anni al governo del Paese urlando nelle piazze di tutta Italia lo slogan ‘onestà, onestà’“.
Per Rossella Muroni, deputata di Leu ed ex presidente di Legambiente, si tratta di uno “scambio di favori nella maggioranza giallo-verde” con la Lega che “ottiene il condono fiscale e con il decreto Urgenze i Cinque Stelle ottengono la sanatoria edilizia per Ischia tanto cara al vicepremier Di Maio”. L’intesa, continua Muroni, ha “il sapore del colpo di mano, fatta passare in un blitz notturno con un emendamento dei relatori leggermente migliorativo rispetto all’art. 25 depositato alle 22 di ieri e grazie al quale sono stati bypassati sia gli emendamenti di LeU a mia prima firma per correggere il condono, che quelli analoghi delle altre opposizioni”. All’attacco anche il Partito Democratico. “Perché Di Maio insiste?”, si chiede l’ex segretario Matteo Renzi. Mentre il presidente del Pd Napoli, Tommaso Ederoclite, ha pubblicato un video di un comizio di Maio del 23 agosto 2017: “Cercate una mia proposta di legge di condono che riguarda Ischia o qualche altra Regione: se la trovate mi iscrivo al Pd“, diceva ai militanti l’allora deputato M5s. “Ti aspettiamo in federazione”, ironizza ora l’esponente dem campano.