Processo Cucchi, Ilaria: “Depistaggi e ordini dall’alto? Sconvolgente”. E sull’incontro con Bonafede: “Inaspettato”
“La
modifica dell’annotazione di servizio sullo stato di salute di Cucchi non fu frutto di una decisione estemporanea e autonoma di un militare ma fu l’esecuzione di un ordine veicolato dal comando di stazione, che a sua volta recepì un ordine dal comandante di Compagnia, che a sua volta aveva recepito un comando dal gruppo”,
aveva poco prima rivendicato il pm Giovanni Musarò, nel corso dell’udienza. “Finalmente la giustizia è al nostro fianco, sta seguendo il suo corso. Non posso dimenticare anni di processi sbagliati che potevano essere risparmiati. Ma evidentemente
qualcuno ha deciso che andava fatto così“, ha sottolineato la sorella di Stefano Cucchi. E sull’incontro con il ministro della Giustizia,
Alfonso Bonafede, ha aggiunto: “Del tutto inaspettato”.
“Mio fratello era esile. Sento gli avvocati degli imputati fare domande ai testimoni sulla magrezza di Stefano. Cosa ci vogliono dire: che la miglior cura per Stefano era picchiarlo?”, ha poi concluso Ilaria Cucchi.