Sciopero in tutta Italia e di tutte le categorie oggi venerdì 26 ottobre. Le sigle sindacali Usi, Cub, Sgb e Sial Cobas hanno infatti proclamato una mobilitazione generale per l’intera giornata che riguarda i lavoratori a tempo indeterminato e determinato, con contratti precari e atipici. Oltre al trasporto pubblico, i disagi anche scuole e sanità, ma pure le poste e la raccolta rifiuti.

ROMA E MILANO – Tra coloro che hanno incrociato le braccia ci sono i lavoratori delle aziende dei trasporti locali. A Milano l’Atm ha indicato gli orari della mobilitazione che dura dalle 8,45 di venerdì alle 15 e poi dalle 18 fino al termine del servizio. La metropolitana funziona regolarmente al mattino (al contrario dei mezzi di superficie). Anche la corrispettiva della Capitale, l’Atac ha comunicato delle fasce orarie. Il trasporto a Roma è garantito e regolare fino alle 8,30 e dalle 17 alle 20.

I TRENI – Anche il trasporto nazionale partecipa alla mobilitazione. Lo sciopero di Trenitalia, Italo e Trenord è già cominciato alle 21 del 25 ottobre e termina dopo 24 ore. Le aziende hanno pubblicato sui loro rispettivi siti i servizi minimi garantiti.

GLI AEREI – Per chi vola, invece, lo sciopero inizia alla mezzanotte del 26 per terminare dopo 24 ore, ma coinvolge solo il personale degli aeroporti di Milano, sia Malpensa che Linate, e di Bologna.

SCUOLE E SANITA’ – L’agitazione coinvolge anche le sigle sindacali dei settori scuola, università e ricerca: Cub, Sgb, Si Cobas, Usi – Ait, Slai Cobas, Sisa e l’organizzazione sindacale Cub Sur. Nel settore sanitario, invece, lo sciopero è stato indetto da Cub, Sgb, Si Cobas ed Usi-Ait.

LE RAGIONI DELLO SCIOPERO – Le motivazioni degli scioperi sono molteplici. Sial Cobas aderisce per protestare “contro una manovra che non è né popolare né espansiva”. La Cub protesta per migliori condizioni di lavoro, per gli “investimenti pubblici su aumenti e territorio”, per i  “diritti universali” e  per l'”abolizione delle diseguaglianze”. Il Sgb vorrebbe l’abolizione dell’alternanza scuola-lavoro e della legge Fornero e la stabilizzazione dei precari nelle scuole con aumento degli stipendi.

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