Entrambi diedero "precise indicazioni agli atleti della propria squadra di perdere la partita", è scritto nella sentenza, e decretarono la squadra vincitrice con il lancio della monetina. Stessa pena anche per Giuseppe Micoli, dirigente del Martina e all'epoca consigliere regionale Fip
Giocarono a perdere tra autocanestri ed errori programmati su disposizione dei rispettivi allenatori, cercando in questa maniera di evitare trasferte più lunghe nella fase interregionale del campionato Under 18 di basket. La colpa, secondo il tribunale della Federbasket, fu dei due allenatori che prima del match “impartirono precise disposizioni” ai giovani cestisti. Per questo la giustizia sportiva della Fip ha condannato a 3 anni di inibizione i coach di Aurora Brindisi e Valle d’Itria Basket Martina Franca, Gianfranco Patera e Angelo Fuocolare.
Entrambi diedero “precise indicazioni agli atleti della propria squadra di perdere la partita”, è scritto nella sentenza, e decretarono la squadra vincitrice con il lancio della monetina. Stessa pena anche per Giuseppe Micoli, dirigente del Martina e all’epoca consigliere regionale Fip. A 4 mesi, invece, è stato condannato il capo allenatore del Martina, Gabriele Fornaro, e a 10 mesi l’allenatore della prima squadra tarantina Domenico Terruli. Entrambe le squadre sono state inoltre penalizzate di 6 punti nel campionato in corso. Sono invece state assolte la presidentessa e una dirigente dell’Aurora e il presidente del Valle d’Itria Basket.
La vicenda venne definita “una vergogna” dal presidente della Fip, Gianni Petrucci. Aurora e Valle d’Itria Basket si stavano giocando la finale pugliese del campionato Under 18 di basket maschile ed erano già certe dell’accesso alla fase interregionale. Una sarebbe finita nel girone che si disputerà in Toscana, l’altra in Campania. Per giocare più vicino a casa, gli allenatori dissero ai ragazzi di perdere e un video immortalò l’incredibile partita tra autocanestri ed errori grossolani. Il filmato fece il giro della Rete provocando reazioni indignate per il comportamento tenuto da staff e atleti.