Ci sono “aspetti di incostituzionalità“. È il giudizio sul decreto Sicurezza approvato dal Consiglio dei ministri del procuratore di Torino, Armando Spataro, che ha parlato a margine della conferenza stampa a Palazzo di Giustizia dove ha presentato il protocollo d’intesa con la cooperativa sociale ‘Isola di Ariel’ per impegnare una decina di richiedenti asilo in attività di volontariato negli uffici della Procura. Spataro ha commentato il dl fortemente voluto da Matteo Salvini e dalla Lega, ma ha anche aggiornato i presenti riguardo a uno dei casi di sconfinamento della Gendarmerie in territorio italiano. L’episodio è quello dello scorso 2 agosto a Gimont, nella zona di Claviere, dove due italiani hanno denunciato di essere stati controllati da quattro uomini armati. “Abbiamo elementi che ci permettono di dire che si tratta di corpi speciali della gendarmeria francese“, ha spiegato Spataro.

Subito dopo la fine dell’incontro a Palazzo di Giustizia il commento del procuratore sul decreto sicurezza: “Da giurista ‘pratico’ dico che a mio avviso ci sono aspetti di incostituzionalità che, nel momento in cui il decreto dovesse diventare legge, potrebbero anche essere oggetto, se ricorrono gli estremi, di questioni sollevate dagli uffici giudiziari“. “Speriamo prevalga il buon senso – ha aggiunto Spataro – Il problema esiste e riguarda tutti”. Poi ha concluso: “Dico con franchezza che non invidio chi ha la responsabilità di guida politica del Paese e deve compiere scelte molto difficili“.

“L’immigrazione è un fenomeno mondiale. Si tratta di persone disperate che, con un briciolo di speranza, si mettono in viaggio per trovare una vita dignitosa“. Così il procuratore capo ha aperto invece la conferenza stampa di presentazione del protocollo d’intesa. “Il nostro è un piccolo passo, che potrebbe anche essere fatto altrove – ha aggiunto Spataro – Potrebbe essere d’esempio“. I migranti verranno selezionati nei prossimi mesi: “Lavorare in Procura per loro sarà un’esperienza importante – dicono dalla cooperativa – L’occasione di vivere e frequentare un luogo di legalità, di conoscere la nostra legislazione”.

Poi Spataro ha annunciato che la Procura di Torino emetterà un ordine di investigazione europeo per l’episodio dello scorso 2 agosto a Gimont. Il fascicolo, al momento a carico di ignoti, ipotizza i reati di porto illegale di armi da guerra in territorio italiano e minaccia aggravata dall’uso delle armi in danno di cittadini italiani. L’episodio è del 2 agosto ed è stato segnalato a Palazzo di Giustizia dai carabinieri il 20 agosto. I due italiani hanno raccontato di un controllo nel territorio del comune di Cesana Torinese, a 2 km dal confine con la Francia. Il primo, quando è stato avvicinato, stava passeggiando con il cane. Il secondo stava percorrendo una strada sterrata su un ciclomotore e ha aggiunto che i quattro gli hanno intimato di non riferire a nessuno della loro presenza.

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