Storica svolta per la parità di genere in Africa. Sahle-Work Zewde è stata eletta presidente del parlamento etiope. È la prima donna a raggiungere la carica in Etiopia e l’unica in tutto il continente. La diplomatica succede a Mulatu Teshome che si è inaspettatamente dimesso dall’incarico assunto nell’ottobre 2013. Solo una settimana fa il primo ministro, Abiy Ahemed Aly, aveva nominato un nuovo gabinetto, attribuendo metà dei posti alle donne.
Dopo il giuramento, la neo presidente ha subito evidenziato i punti fermi del proprio mandato: la parità di genere e il mantenimento della pace. Riguardo al primo tema la Zewde ha sottolineato che l’uguaglianza dovrà divenire una realtà in Etiopia ma non solo. Mentre il Paese si sta dirigendo verso una parità uomo-donna, infatti, altrove c’è ancora molto lavoro da fare. Rivolgendosi al parlamento la politica ha poi posto l’attenzione sull’altro focus del proprio mandato: la pace. “Esorto tutti voi a sostenere la nostra pace, nel nome di tutte le madri che sono le prime a soffrire per l’assenza di pace”, ha detto la Zewde.
La nomina di Sahle-Work è stata accolta con favore dagli etiopi che sui social media l’hanno definita “storica”, anche se, di fatto, per la Costituzione etiope la carica è cerimoniale, visto che a detenere il potere politico è il primo ministro.
Anche il capo dello staff del primo ministro, Fitsum Arega, ha commentato la nuova elezione. “In una società patriarcale come la nostra, la nomina di un capo di stato femminile non solo definisce gli standard per il futuro, ma normalizza anche le donne come decisori nella vita pubblica”, ha cinguettato.
In a patriarchal society such as ours, the appointment of a female head of state not only sets the standard for the future but also normalises women as decision-makers in public life. #Ethiopia (2) pic.twitter.com/3Z8UNd15E0
— Fitsum Arega (@fitsumaregaa) 25 ottobre 2018
Una carica che è solo l’apice di una lunga carriera diplomatica della donna. La 68enne ha lavorato come ambasciatore per l’Etiopia in Senegal e in Gibuti e ha ricoperto diverse posizioni nelle Nazioni Unite, tra cui il capo del peace-building nella Repubblica Centrafricana. Immediatamente prima di diventare presidente era inoltre rappresentante dell’Onu presso l’Unione africana.