Due brindisini di 35 e 42 anni sono stati raggiunti dall'ordinanza di custodia cautelare con l'accusa di aver picchiato con una mazza da baseball un ghanese e un senegalese. Per gli uomini della Digos, si è trattato di una rappresaglia contro i migranti per due episodi avvenuti la stessa mattina
Sono accusati di aver picchiato con una mazza da baseball due stranieri, un ghanese e un senegalese, in quella che dagli uomini della Digos della questura di Brindisi viene considerata un’aggressione a sfondo razziale. Una ronda sfociata in un pestaggio, per la quale ora due persone sono state arrestate: Piero Cerasino e Paolo Ottonaro, brindisini di 36 e 42 anni. L’episodio è avvenuto nella serata di venerdì 19 ottobre in pieno centro: le due vittime erano state colte di sorpresa e avevano riportato ferite giudicate guaribili entro un mese. Dopo una settimana di indagini, i primi arresti: ai due è contestata l’aggravante dell’odio razziale. Per gli inquirenti infatti, si è trattato di una rappresaglia per due episodi che si erano verificati in città la mattina e che coinvolgerebbero altri migranti.
Uno dei due feriti è Elija, il segretario della comunità cittadina del Ghana, che vive e lavora a Brindisi da diversi anni e che è stato picchiato mentre tornava a casa proprio dal lavoro. L’altro è un ragazzo del Senegal, residente nel dormitorio: è stato pestato mentre stava per raggiungere la Caritas. In quella stessa serata ci fu un terzo tentativo di aggressione ad un altro migrante che si sarebbe salvato grazie all’intervento di un passante.
Fin da subito gli uomini della Digos si erano concentrati sull’ipotesi di una ronda punitiva. Nella stessa giornata infatti una 15enne aveva denunciato un tentativo di violenza sessuale da parte di tre giovani stranieri, mentre un altro giovane migrante aveva danneggiato alcune macchine parcheggiate per strada. Le due vittime del pestaggio sono considerate estranee a entrambi i fatti.