Il sondaggio proposto agli ascoltatori di Fun Radio France ha provocato al reazione della titolare del dicastero alle Pari opportunità, Marlene Schiappa: "Quello che descrivete è uno stupro, dovreste dirlo ai vostri ascoltatori". Ma il 51% rispondeva di considerarlo normale
“Charlotte non sopporta che il suo compagno faccia l’amore con lei mentre dorme. Secondo voi è normale? Ne parliamo questa sera alle 22″. La domanda, posta sotto forma di sondaggio agli ascoltatori dell’emittente Fun Radio France, ha sollevato un ampio dibattito sulla consapevolezza del concetto di viol conjugal, lo stupro tra coniugi. Le polemiche hanno portato alla cancellazione del tweet e anche della trasmissione annunciata, ma le risposte al sondaggio non erano affatto così nette: il 49% considerava il fastidio normale, ma il 51% no.
Al tweet ha risposto anche la segretaria di Stato francese alle pari opportunità, Marlene Schiappa. “Quello che descrivete si chiama stupro – ha scritto – La definizione giuridica è: penetrazione ottenuta sotto minaccia, coercizione o sorpresa. Dovreste dirlo ai vostri ascoltatori e alle vostre ascoltatrici”. Per poi aggiungere: “Se Charlotte ha altre domande Le planning familial è a sua disposizione”, taggando una storica ong che contrasta la violenza sulle donne.
Bonjour @funradio_fr
Ce que vous décrivez est un viol.
Définition juridique: pénétration obtenue sous la menace la contrainte ou la surprise.Ce serait bien de le dire à vos auditeurs & auditrices !
Si Charlotte a d’autres d’autres questions @leplanning est là pour elle. pic.twitter.com/sN5iMCQXxU
— ?? MarleneSchiappa (@MarleneSchiappa) 25 ottobre 2018
La trasmissione Lovin’Fun, quella in cui avrebbe dovuto andare in onda il dibattito, ha risposto agli attacchi rivendicando la propria scelta: “Le polemiche dimostrano che abbiamo avuto ragione ad affrontare questo tema. Non è perché si è in coppia che il nostro corpo è a disposizione dell’altro. Il consenso è necessario anche in una relazione amorosa, soprattutto quando una persona dorme e non è in grado di dire no”. Ma la sera stessa, nel programma televisivo TPMP (Touche pas à mon poste, molto discusso per il suo stile volgare e irriverente) il presentatore Cyril Hanouna insieme ai suoi ospiti ha affrontato il tema in tutt’altro modo: “Usare la parola stupro per questi casi è un’offesa per tutte coloro che hanno subito un vero stupro“, ha detto la scrittrice Géraldine Maillet. E l’ex miss Francia Delphine Wespiser ha rincarato la dose: gli approcci sessuali quando uno dei due partner sta dormendo, ha spiegato, sono “piuttosto carini“. Contro la trasmissione sono stati sollevati una cinquantina di ricorsi al Conseil Supérieur de l’Audiovisuel, l’autorità regolatrice dei media francesi: e la replica della puntata, contrariamente al solito, non è stata riproposta il mattino seguente.
Nous avons justement abordé ce sujet. Ce n’est pas parce qu’on est en couple que nos corps sont à la disposition de l’autre !! Le consentement est nécessaire, même dans une relation amoureuse ! D’autant plus lorsque la personne dort, et n’est pas en mesure de dire NON #LovinFun https://t.co/KyBSEz8jIq
— Lovin’Fun (@Lovinfun) 24 ottobre 2018
Lo stupro, secondo l’art. 22-23 del codice penale francese, è “qualsiasi atto di penetrazione sessuale compiuto con violenza, costrizione, minaccia o sorpresa”. E la pagina sul sito del governo dedicata alla violenza sulle donne precisa: “La presunzione di consenso dei coniugi vale solo fino a prova contraria. Lo stupro all’interno della coppia è riconosciuto ed è punibile“. Secondo Delphine Driguez, avvocato e membro dell’Associazione Avocats femmes et violences, meno del 10% delle donne che sono state vittime di stupro coniugale ha presentato una denuncia, e nel 90% dei casi la denuncia è stata respinta.