Il senatore leghista Simone Pillon è stato contestato a Massa durante un incontro, organizzato da “Generazione famiglia” e “Famiglia, scuola, educazione”, sul disegno di legge che porta il suo nome come primo firmatario.
Un gruppo di circa 70 cittadini ha accolto l’esponente del Carroccio con striscioni e interventi di critica al ddl 735, riempiendo di fatto “una sala altrimenti deserta”, come fanno sapere dai comitati. “Pillon: decido io, la mia strada la scelgo io”, si leggeva su uno degli striscioni, e ancora “La famiglia naturale non esiste”.
Il gruppo, secondo quanto si apprende, ha contestato a Pillon l’obbligo della mediazione anche nei casi di violenza, il concetto di alienazione parentale, il mantenimento diretto e altri punti critici del ddl, facendogli presente che anche l’Onu ha espresso “profonda preoccupazione per la grave regressione” che comporterebbe un’attuazione del provvedimento.
Video Michele Borgia