La farsa del campionato di serie B si arricchisce di un nuovo ribaltone: il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dalla Lega e quindi sospeso in via cautelare il pronunciamento del Tar del Lazio. In pratica, il tribunale amministrativo di primo grado solo tre giorni fa aveva congelato tutti i provvedimenti presi dal commissario Roberto Fabbricini, compreso il format a 19 squadre e il blocco ai ripescaggi. E mentre in Figc già si stava pensando a quale soluzione trovare, tra il ripristino dello schema originale a 22 club fino all’ipotesi di un allargamento a 24, ora il Consiglio di Stato cancella tutto. Si “ritorna” alle 19 squadre, con il campionato che proseguirà come prima, almeno in attesa del prossimo capitolo.
Le tappe – La farsa è cominciata il 13 agosto scorso, con la decisione di Fabbricini di stravolgere il format del campionato cadetto, di fronte al groviglio di ricorsi per i ripescaggi, e partire con soli 19 club rispetto ai 22 previsti per regolamento. Ternana, Novara, Robur Siena, Pro Vercelli e Catania hanno quindi cominciato il campionato di serie C, ma i due club piemontesi hanno presentato istanza al Tar. I giudici amministrativi hanno accolto il ricorso parlando un provvedimento preso da Fabbricini andando ben oltre i suoi poteri. Il neo presidente Figc, Gabriele Gravina, ha quindi riunito i suoi per risolvere l’empasse, riguardante sia il calendario sia la situazione ripescaggi. Ma a ribaltare tutto è arrivato il Consiglio di Stato che ha accolto l’istanza di sospensiva cautelare avanzata dalla Lega di Mauro Balata, favorevole al mantenimento dello status quo. La discussione collegiale è stata fissata per il prossimo 15 novembre. Senza dimenticare, in tutto ciò, il caso particolare della Virtus Entella, squadra fantasma che al momento non appartiene né alla Serie B né alla C: i liguri sono retrocessi sul campo, ma si sarebbero salvati se il Cesena (colpevole di plusvalenze false insieme al ChievoVerona) fosse stato penalizzato nella stagione scorsa, prima di fallire. Un altro regalo del disastroso commissariamento del Coni al calcio italiano.