Allerte e preoccupazione in tutta Italia a causa del maltempo, destinato a intensificarsi nei prossimi giorni. Fino adesso sono state emesse ordinanze di chiusura delle scuole nelle province di Genova, Savona e La Spezia in Liguria, Venezia, Padova, Vicenza, Belluno e Treviso in Veneto, in quasi tutto il Friuli (province di Udine e Pordenone), a Livorno e Grosseto (e in molti comuni costieri delle rispettive province) nonché sull’isola di Procida e ad Alessandria. “Stiamo seguendo h24 tutte le situazioni a rischio, da Crotone alla Liguria”, ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Salvini.
Piogge abbondanti e violente sono previste per l’inizio della settimana, accompagnate da raffiche di vento che in alcuni casi potranno raggiungere i 100 chilometri orari. Dopo le schiarite che martedì concederanno una tregua, per mercoledì è attesa una nuova perturbazione nata dalla stessa area di bassa pressione nel Mediterraneo occidentale. Il peggioramento, rilevano i meteorologi, “darà origine a nuove piogge e temporali con possibili nubifragi e conseguente incremento dei livelli di criticità, in particolare al Nord e nelle regioni centrali tirreniche”. Gli ultimi aggiornamenti dei modelli atmosferici, dicono gli esperti, stimano per molte zone accumuli totali di pioggia entro lunedì sera fino a 150-200 litri al metro quadrato, con possibili picchi fino a 400 litri al metro quadrato su Alpi e Prealpi centro-orientali, in Liguria e in Friuli.
Roma, 150 interventi dei Vigili del fuoco. Scuole chiuse lunedì – Domani, lunedì 29 ottobre, le scuole di ogni ordine e grado nella città di Roma resteranno chiuse per gli studenti. Lo comunica il Campidoglio. A seguito dell’allerta meteo diramata dalla Protezione civile della Regione Lazio, che prevede forti venti, piogge intense e temporali, la sindaca di Roma Virginia Raggi ha firmato un’ordinanza che prevede la sospensione dell’attività educativa e scolastica nelle scuole di ogni ordine e grado, compresi asili nido e scuole dell’infanzia, su tutto il territorio cittadino. Gli istituti saranno comunque presidiati dai dirigenti scolastici e dai funzionari comunali dei servizi educativi e scolastici. Il provvedimento si è reso necessario per prevenire situazioni pericolose per l’incolumità dei bambini e degli studenti, nonché per motivi attinenti alla sicurezza e circolazione stradale. Chiusura annunciata anche dai sindaci dei Comuni di Bracciano, Cerveteri e Ladispoli.
“Ho annullato il mio viaggio in Argentina, dove avrei dovuto partecipare all’U20, il summit sul clima delle capitali dei principali paesi del mondo. Ho ritenuto doveroso, vista l’allerta, restare in città per coordinare gli interventi ed essere vicina ai cittadini”, scrive su Instagram la Raggi, in un post in cui fa il punto sull’emergenza maltempo e le misure prese. La sindaca menziona il piano straordinario spazzamento foglie e pulizia caditoie, gli oltre 130 interventi di rimozione di rami e alberi caduti e i 170 posti letto per l’accoglienza dei senza dimora, e sottolinea che particolare attenzione sarà riservata agli insediamenti lungo le sponde del fiume Aniene. Resterà aperto h24 il Centro operativo comunale (Coc) che include tutte le strutture comunali e municipali deputate a coordinare l’attività contro il rischio di allagamenti e limitare eventuali disagi.
Sono 150 gli interventi effettuati dai Vigili del fuoco nella Capitale a partire dalle 20 di sabato sera. A causa del forte vento si registrano cadute di tegole dai tetti, alberi e rami pericolanti, insegne pubblicitarie e pali traballanti. A Valmontone un pino è caduto sul cofano di un’auto in movimento, ferendo il conducente. L’uomo, 44 anni, è stato trasportato in ospedale. Il litorale romano, invece, è stato colpito per diverse ore da una forte mareggiata: gli scenari più difficili ad Ostia e a Fregene sud. Alcuni stabilimenti balneari sono circondati dalle onde: in alcuni casi l’acqua ha superato le barriere allestite dai concessionari. Tanti i rifiuti, di ogni tipo, che la mareggiata ha trascinato sugli arenili. Sta tornando invece alla normalità il traffico ferroviario sulla linea alta velocità tra Roma e Firenze, rallentato dalle 14.55 alle 16.20, per un guasto agli impianti di circolazione fra Orte e Settebagni, provocato dal maltempo. Lo rende noto il sito di Rfi. I treni in viaggio hanno percorso la linea convenzionale con ritardi fino a 70 minuti, mentre quattro convogli della linea FL1 (Orte – Fiumicino Areoporto) sono stati limitati nel percorso.
Liguria, allerta rossa e scuole chiuse in tre province su quattro – Nelle ultime 24 ore in Liguria sono caduti 350 millimetri di pioggia: il picco a Torriglia, in provincia di Genova, con 430 millimetri. Trecento i volontari impiegati nei comuni più colpiti, in particolare a Davagna, nell’entroterra genovese, dove cinque famiglie sono rimaste isolate a causa di una frana. Emessa allerta arancione per la serata di domenica, mentre dalle 6 del mattino fino alle 17 di lunedì il grado salirà a rosso nelle province di Genova e Savona e a partire dalle 12 (fino alle 24) anche in provincia di La Spezia. In tutti i territori interessati dall’allerta rossa le scuole resteranno chiuse. Lo ha comunicato l’assessore regionale alla Protezione civile Giacomo Giampedrone in conferenza stampa.
L’unica provincia il cui il grado di allerta resterà arancione è quella di Imperia, nel ponente ligure. L’avvertimento della protezione civile ai cittadini delle zone coinvolte è quello di restare “a casa e in zone sicure”, ricordando le regole di tra cui quella di non mettersi in viaggio se non necessario. L’evento meteo, dicono dalla protezione civile, è di durata insolita per la Liguria, che solitamente viene interessata da fenomeni anche violenti, ma brevi. “Una perturbazione lunga tre giorni è atipica per la Liguria. L’ultimo caso è stato registrato nel 2009″, dicono gli esperti di Arpal.
Nelle ultime ore in diverse zone della Liguria si sono registrati smottamenti e alberi caduti per il forte vento: tutto, però, ha sottolineato l’assessore, “entro i limiti di un’allerta media”. Giampedrone ha anche comunicato che il torrente Bisagno a Genova “ha toccato il primo livello di guardia ed è arrivato quasi al secondo. Ciò non vuol dire prepararsi al peggio, ma avvisare tutti che la giornata di domani sarà critica. Da questa sera – ha concluso – faremo le valutazioni necessarie”. Nel frattempo una tromba d’aria, accompagnata da pioggia intensa, ha interessato Genova: alberi sradicati, tetti parzialmente scoperchiati, calcinacci e cornicioni caduti danneggiando le auto in sosta. Interessati i quartieri di San Teodoro e Molassana. Problemi anche in zona porto: una gru si è inclinata pericolosamente sul molo Giano, ed è saltata la copertura di una passerella per crocieristi.
Veneto: scuole chiuse a Vicenza, Belluno, Padova, Treviso e Venezia – Il governatore del Veneto Luca Zaia ha firmato nel pomeriggio la richiesta al governo di mobilitare il Servizio nazionale della Protezione civile, “in considerazione delle previsioni elaborate dai modelli meteorologici ed idraulici che ipotizzano scenari riferibili agli eventi di piena del 1966“, preso atto “di aver attivato tutte le forze in campo disponibili”. Considerata “l’eccezionalità della situazione, per la quale possono manifestarsi eventi con intensità tale da compromettere la vita, l’integrità fisica o beni di primaria importanza”, il Presidente della Regione chiede nella missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e al Capo del Dipartimento della Protezione Civile, Angelo Borrelli, di attivare la prevista procedura di mobilitazione nazionale. Si tratta di uno strumento disposto dal Codice della protezione civile che consente di far intervenire il sistema nazionale in supporto delle autorità regionali, per fronteggiare le situazioni di emergenza. Conte firmerà il provvedimento nelle prossime ore.
A Vicenza, già colpita da una pesante alluvione nel 2010, la situazione si annuncia critica fino a martedì. Il sindaco Francesco Rucco, nel corso di una riunione convocata in mattinata con la protezione civile comunale, ha dichiarato lo “stato di attenzione“. Lunedì 29 e martedì 30 ottobre le scuole di ogni ordine e grado resteranno chiuse in tutta la provincia di Vicenza a causa del maltempo. Lo ha deciso il prefetto di concerto con il direttore dell’ufficio scolastico provinciale. La decisione, subito comunicata al sindaco e trasferita alle scuole, è stata adottata per non ostacolare con intasamenti della circolazione eventuali interventi necessari per far fronte alle criticità idrauliche e idrogeologiche. Nella riunione in Comune si è deciso di procedere con l’installazione di paratie lungo il ponte degli Angeli sul fiume Bacchiglione. Saranno inoltre posizionati sacchi di sabbia nei quartieri esterni della città, ma anche in centro storico e in zona stadio.
Anche il Comune e la Città metropolitana di Venezia terranno chiuse le scuole di ogni ordine e grado domani e martedì 30 ottobre. La decisione è stata presa in una riunione operativa con il Prefetto e i sindaci dell’intera Area metropolitana. Interessata dal maltempo in particolare la laguna di Venezia, per il rischio di acqua alta eccezionale. Il centro previsioni maree di Venezia ha infatti predetto per domani una punta massima di 145 cm alle 14.05 e 140cm alle 00.30 della notte tra lunedì e martedì. Elevata sarà però anche la minima di domani, con 110 cm alle 19.05, un valore che si ripeterà alle 15.30 del 30 ottobre e che obbligherà i residenti all’uso degli stivali per tutta la giornata.
Scuole chiuse anche nelle province di Treviso e Belluno e Padova, ma solo per la giornata di lunedì. “Siamo di fronte alle condizioni della tempesta perfetta, quelle, per capirci, che determinarono l’alluvione del 2010, ma abbiamo messo in moto una macchina che ritengo efficiente e collaudata”, ha detto il governatore del Veneto Luca Zaia, che sta seguendo il lavoro dell’unità di crisi da lui stesso istituita e coordinata dall’assessore all’Ambiente, Giampaolo Bottacin, nella sede regionale della Protezione civile a Marghera. Sono quasi 16mila i volontari a disposizione. Al momento, nel solo bellunese, sono attive oltre 250 persone, mentre sono stati preallertati gruppi in tutto il Veneto, in modo particolare le unità formate per fronteggiare il rischio idrogelogico. Si tratta di gruppi particolarmente attrezzati, con macchine per il movimento terra, imbarcazioni, gruppi elettrogeni e idrovore. Allertate anche tutte le unità subacquee.
“Siamo anche di fronte al primo test importante per le molte opere realizzate dopo il 2010, con 925 cantieri e un miliardo d’investimenti, a cominciare dai grandi bacini di laminazione di Trissino, Caldogno e Colombaretta, pronti a entrare in funzione se ve ne fosse necessità”, ha aggiunto. “Per fortuna pare che non si debba fare i conti con la neve che, se cadesse e poi si sciogliesse, aggraverebbe la situazione. Per contro, la sciroccata in atto preoccupa perché impedisce al mare di ricevere gli apporti d’acqua dei fiumi. Ringrazio tutti gli enti, gli uomini e le donne, le strutture della Regione, i volontari, che si stanno prodigando con la ben nota abnegazione. Si chiama squadra. Speriamo di vincere anche questa partita”.
Intanto, Luxottica ha comunicato che gli stabilimenti di Agordo e Cencenighe verranno chiusi in via straordinaria dalle ore 22 di domenica fino alle 14 di lunedì per l’emergenza maltempo nel Bellunese. Una quarantina di persone residenti in piani terra o seminterrati sono state evacuate da Alverà, frazione di Cortina D’Ampezzo attraversata dal torrente Bigontina, il cui straripamento, nell’agosto dello scorso anno, causò la morte di una donna. Sul corso d’acqua gonfiato dalle piogge delle ultime 24 ore stanno operando sei escavatori per togliere ghiaia fondale, così da favorire il deflusso dell’acqua. I lavori proseguiranno per tutta la notte. Le persone allontanate dai propri alloggi hanno trovato ospitalità in altri locali.
Friuli, un intero paese isolato. Chiuse scuole nelle province di Udine e Pordenone – In numerosi comuni delle due province del Friuli il governatore Massimiliano Fedriga ha ordinato la chiusura delle scuole. “Valuteremo la situazione ora per ora ma, in sede di Unità di crisi, abbiamo concordato di chiudere i plessi scolastici domani nelle aree più a rischio. Inoltre, invitiamo i cittadini, soprattutto gli anziani, residenti nelle zone rosse, ovvero nell’alto pordenonese, in Carnia e nel tarvisiano, a non muoversi dalle proprie abitazioni se non per assoluta necessità“, ha comunicato al termine dell’odierna riunione dell’Unità di crisi a Palmanova, nella sede della Protezione civile. “La situazione è globalmente sotto controllo – evidenzia il vicegovernatore con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi – e tutte le situazioni critiche sono monitorate dai tecnici della Protezione civile con il supporto dei volontari”.
Ciò che preoccupa è l’avvicinarsi di nuovi fenomeni meteorologici di intensità anche violenta che potranno concentrarsi su una zona limitata di territorio e in un periodo di tempo molto concentrato. “Lunedì – sottolinea ancora Riccardi – la parte montuosa della nostra regione sarà colpita da nuovi fenomeni molto intensi la cui portata andrà a sommarsi a quanto già verificatosi oggi. Questo potrebbe provocare delle situazioni di criticità per le quali siamo preparati ad intervenire. Manteniamo lo stato di allerta con le nostre forze sul campo coordinate dalla centrale di Palmanova”.
Il paese di Sauris (Udine) è rimasto isolato a causa della forte ondata di maltempo che si è abbattuta nelle ultime ore sul Friuli Venezia Giulia, mentre due famiglie, tra cui una coppia di anziani, sono state fatte evacuare a scopo precauzionale dalle loro abitazioni nella frazione di La Maina e sono ospitate negli alloggi dell’albergo diffuso della stessa Sauris. Lo riferisce il sindaco Ermes Petris, spiegando che in paese manca anche la telefonia fissa. “Siamo di fatto isolati – dice il primo cittadino – la strada è percorribile fino alla diga, poi la strada è chiusa in direzione di Sauris di Sotto e Lateis”, a causa di una frana. “Non si può passare neppure dal Cadore – aggiunge – a causa di un passaggio su un ponte che si riempie d’acqua”. Domani le scuole rimarranno chiuse. “Attendiamo ulteriori verifiche e sopralluoghi sulla viabilità che si terranno domani”, conclude. Al momento non si prevedono ancora i tempi di riapertura. La strada regionale 355 della Val Degano tra Rigolato e Forni Avoltri, in provincia di Udine, in direzione Sappada è stata chiusa per motivi di sicurezza a causa dell’esondazione di un torrente, che si è ingrossato a Ovaro e sta erodendo una spalla del ponte. Diversi gli interventi di Vigili del fuoco e Protezione civile. Frane registrate a Forni Avoltri, Arta Terme e Ampezzo, rami e alberi pericolanti a Socchieve, Resia, Resiutta, Paularo, Amaro, Tolmezzo, Ampezzo, Trasaghis e Verzegnis. Nelle zone montane il vento ha causato anche danni alle coperture di alcuni fabbricati.
“Si è deciso di proporre ai comuni la chiusura per la giornata di lunedì di tutte le scuole nelle zone a maggior rischio, cioè la provincia di Pordenone e le aree montane, a partire da Gemona. Invitiamo chi risiede in queste zone – specialmente le persone anziane – a non effettuare spostamenti non necessari”, ha scritto su Facebook il governatore Massimiliano Fedriga. “Disagi e criticità si registrano in particolare nell’area montana, nelle Prealpi carniche e nella Carnia”, ha spiegato il vice presidente della Regione con delega alla Protezione civile, Riccardo Riccardi. Per lunedì, ha aggiunto, “sono previste precipitazioni per 350 millimetri con forti raffiche di vento dalla costa verso la montagna. Stiamo monitorando il fiume Tagliamento, che ha superato il livello di guardia ma ad ora non presenta problemi. Martedì dovrebbe raggiungere il picco più alto della piena”. Sono 200 gli operatori della Protezione civile impegnati nell’emergenza al lavoro dal mattino di domenica, “quando è partita la macchina dei soccorsi”.
Trentino-Alto Adige, chiusa l’autostrada A22 per frana – L’autostrada A22 è stata chiusa per una frana che si è abbattuta sulla corsia nord ad un chilometro del confine con l’Austria. In entrambe le direzioni l’autostrada tra Vipiteno ed il Brennero è rimasta chiusa al traffico. In precedenza era stata chiusa anche la statale del Brennero per caduta frana a Colle Isarco e a Mules. Sulla corsia nord dell’A22, poco prima del passo alpino, si è verificato un incidente stradale con più mezzi coinvolti e alcuni feriti lievi. Non è ancora chiaro se il tamponamento sia avvenuto a causa della strada bagnata o per la frana caduta.
Monitorati con attenzione i principali fiumi della Regione, a partire dall’Adige, per il quale i modelli prevedono un’ondata di piena nella serata di domenica e un’altra nella notte tra lunedì e martedì. La portata è cresciuta per effetto delle precipitazioni in Alto Adige: si cerca di contenere il flusso attraverso interventi sugli affluenti. Tecnici al lavoro sia sulla diga di Santa Giustina (per il torrente Noce) sia a Stramentizzo (per l’Avisio), con la possibilità di aprire la galleria Adige-Garda qualora il livello in città superasse i 5 metri. Osservato speciale anche il fiume Brenta, dove sono già all’opera tecnici della Provincia e Vigili del fuoco volontari, mentre la situazione del fiume Sarca, pur con portate rilevanti, non desta preoccupazione al momento.
Toscana, allerta rossa per vento e mareggiate. Scuole chiuse sulla costa – In Toscana la Protezione civile ha diramato un’allerta rossa per vento e mareggiate dalle 7 alla mezzanotte di lunedì 29 ottobre. L’allerta arancione per temporali forti è stata invece estesa per tutta la Regione fino alla mezzanotte di lunedì. Oggi, domenica 28 ottobre, la regione è stata colpita da forti temporali sia nelle zone nord-occidentali (Lunigiana e Versilia) sia al sud e lungo l’Appennino. Alberi e rami sono caduti in varie parti della Toscana a causa del forte vento.
Il vento e il mare grosso hanno distrutto lo storico pontile di Vigneria che negli anni d’oro del commercio minerario serviva per trasportare il materiale sulle navi. Per la struttura, che si trova a Rio Marina, più volte era stato lanciato l’allarme staticità. A Badia Prataglia, nel comune di Poppi (Arezzo), a causa delle raffiche un tendone è finito sul tetto di un’abitazione. Sempre nell’aretino, a Chiusi della Verna, il vento ha fatto cadere un ponteggio. Molti gli interventi dei vigili del fuoco per comignoli e tegole cadute. Alberi caduti e rami pericolanti anche nel grossetano, dove sono stati effettuati oltre 20 interventi. Raffiche forti da sud in particolare sui rilievi e nell’area costiera, con tendenza all’attenuazione in serata. Per la giornata di lunedì è atteso un ulteriore peggioramento, con piogge diffuse su tutta la regione a prevalente carattere di temporale nella seconda parte della giornata.
E a causa dell’allerta le scuole rimarranno chiuse lunedì in molti comuni del livornese e del grossetano. È quanto deciso in via precauzionale da vari sindaci, a seguito dell’allarme di grado arancione per temporali e rosso per vento. Apposite ordinanze sono state firmate dai primi cittadini di Livorno, Cecina, Rosignano Marittimo, Bibbona e Castagneto Carducci nel Livornese, e da quelli maremmani di Grosseto, Follonica, Manciano, Sorano, Pitigliano, Magliano in Toscana e Orbetello.
Scuole chiuse anche a Procida e a Sarno (Sa) – Scuole chiuse lunedì 29 ottobre sull’isola di Procida, in provincia di Napoli. Lo ha deciso il sindaco Dino Ambrosino, che oggi ha emesso un’ordinanza con la quale dispone la chiusura di tutti i plessi scolastici presenti sull’isola (materne, elementari, medie e superiori) alla luce di quanto previsto dal bollettino meteo della Protezione civile della Campania. Per la giornata di domani, infatti, si prevede “vento forte di scirocco e mare molto agitato”, circostanza quest’ultima per la quale “si potrebbero interrompere i collegamenti marittimi con la terraferma”. Da qui la chiusura delle scuole, “considerato – si legge nel provvedimento – che le scuole dell’isola si avvalgono della collaborazione di personale che arriva quotidianamente dalla terraferma” e valutato “il forte vento e il rischio di temporali che possono rappresentare una potenziale minaccia per la sicurezza dei cittadini”. Nell’ordinanza si raccomanda inoltre “massima attenzione” in modo particolare “agli abitanti della zona orientale dell’isola, più esposta al vento di scirocco”.
Il sindaco di Sarno, in provincia si Salerno, Giuseppe Canfora, ha decretato la chiusura delle scuole per la giornata di domani, dopo che un masso si è staccato dalla collina del Saretto, danneggiando il solaio di un deposito. Il primo cittadino, considerata anche la proroga dell’allerta meteo, ha decretato la chiusura delle scuole “in via precauzionale, al fine di permettere tutti i controlli dei versanti montuosi, onde assicurare la sicurezza a tutti i cittadini, con lo scopo di limitare il traffico cittadino per il transito dei mezzi della Protezione civile regionale”.
Alessandria: allerta arancione, il sindaco chiude le scuole – Il sindaco di Alessandria, Gianfranco Cuttica di Revigliasco, ha ordinato per lunedì la chiusura di tutte le scuole, “permanendo fino alle 24 di domani, lo stato di allerta meteo arancione“. La Prefettura, attraverso il servizio di Protezione civile provinciale – informa l’amministrazione – ha disposto l’apertura dei centri operativi misti e il monitoraggio del territorio. Attenzione speciale al livello dei fiumi, per ora sotto la soglia critica.