Due robot entrano nell'organico di un magazzino tedesco del sito di e-commerce Zalando. Saranno in test per quasi un anno e gestiranno anche ordini veri. Promettono di affaticare meno i dipendenti in carne e ossa, ma molti si chiedono se in futuro prenderanno il loro posto.
Due robot sono entrati a far parte della forza lavoro di Zalando presso il magazzino di Erfurt, in Germania. Soprannominati TORU, hanno il compito di assistere gli addetti e “facilitarli nelle procedure più difficoltose di prelievo e posizionamento della merce”. In buona sostanza, questi due nuovi addetti al magazzino sfruttano una tecnologia intelligente che fa uso di telecamere per riconoscere, afferrare e trasportare oggetti singoli.
Non si tratta quindi di tecnologie di automazione nate per movimentare interi carichi, come i pallet. Sono robot efficienti nello spostare piccoli oggetti che, semplicemente, sono posizionati troppo in alto o troppo in basso per essere raggiunti senza fatica dagli operatori in carne e ossa.
Ecco che quindi la novità entra di diritto nel novero dei robot che si candidano a “rubare il lavoro” alle persone: un tema molto dibattuto, che pare inarrestabile soprattutto quando l’ambito applicativo è quello della logistica di magazzino.
L’azienda tedesca di e-commerce Zalando ha investito nella startup tedesca Magazino, specializzata appunto nello sviluppo di robot per la logistica interna. Il primo frutto di questo investimento sono i due robot TORU, che per ora sono in test. Il loro periodo di prova continuerà fino a maggio 2019, e se tutto andrà bene il passo successivo potrebbe essere la loro integrazione in pianta stabile.
Carl-Friedrich zu Knyphausen, capo della logistica di Zalando, ha presentato la novità con grande entusiasmo, sottolineando che “il robot TORU è in grado di orientarsi nell’ambiente circostante e di lavorare a fianco degli addetti, supportandoli nel lavoro di tutti i giorni e con l’obiettivo di alleviare il loro lavoro quando si tratta di afferrare merce stoccata troppo in basso o troppo in alto”.
Al momento non è dato sapere se i dipendenti condividano questo slancio di gioia. Probabilmente soffriranno meno di mal di schiena perché avranno meno oggetti da raccogliere rasoterra o da tenersi in spalla. Molti però si saranno chiesti quanto tempo passerà prima che i robot finiscano per rimpiazzarli del tutto.
Il test sarà fondamentale per chiarire questa prospettiva, perché già in questa fase i due TORU sono chiamati a gestire ordini reali effettuati dai clienti, oltre a quelli di prova. La brutta notizia è che la loro efficienza pare fuori discussione, dato che appena ricevuto l’ordine sanno calcolare il percorso migliore per raggiungere la merce, identificarla, afferrarla e trasportarla dove richiesto. Zalando e Magazino peraltro stanno già lavorando per renderli ancora più abili e veloci. La buona notizia è che i TORU hanno un limite: possono afferrare solo oggetti rigidi, come le scatole. C’è da sperare che la maggior parte degli ordini riguardi soffici capi d’abbigliamento!