Il voto finale è previsto per il pomeriggio di mercoledì 31 ottobre. Rinviata l'assemblea congiunta dei parlamentari M5s perché impegnati in Aula. Polemica sulle misure per i terremotati di Ischia. Di Maio: "Nessun condono, facciamo operazione verità". Pd: "Mente". Fi: "Intervento inefficace". Assente Toninelli
Da una parte l’ostruzionismo del Pd e dall’altra l’inserimento di nuovi emendamenti: seduta notturna alla Camera per arrivare alla fine della discussione sulle modifiche al decreto Genova. Il voto finale è previsto per mercoledì 31 ottobre entro le 15. L’allungamento dei tempi ha portato anche all’annullamento dell’assemblea congiunta dei parlamentari M5s che è stata fatta slittare al termine delle votazioni. Per tutta la giornata è stato al lavoro un comitato dei Nove per valutare le singole modifiche. Polemiche in Aula ci sono state al momento della discussione della parte del provvedimento che riguarda il condono Ischia. I deputati Pd hanno sollevato dei cartelli di protesta con la scritta “No al condono Di Maio” e intonato il coro “onestà, onestà”. Alcuni parlamentari hanno anche sventolato delle forchette: “Con il condono si mangia”, hanno detto. Dopo qualche istante e l’intervento degli assistenti parlamentari, il presidente della Camera Roberto Fico ha interrotto la seduta.
Il caso Ischia è molto delicato per la maggioranza e lo stesso ministro dell’Ambiente Sergio Costa la settimana scorsa aveva chiesto che si procedesse a un miglioramento del testo in Parlamento. Nel merito non mancano i malumori tra una parte dei parlamentari, anche se per il momento alla Camera non ci sono stati segnali di dissenso con la linea del governo. E proprio sulla vicenda Ischia è tornato il vicepremier Luigi Di Maio con un post su Facebook: “Questa è la verità su Ischia e vi prego di farla sapere a tutti”, ha scritto lanciando l’operazione verità “perché non c’è nessun condono”. Quindi ha ribadito la posizione secondo cui “intervengono con il condono per dare una risposta ai terremotati”: “Il Movimento 5 stelle è contrario a ogni condono, ma non può cancellare gli effetti di quelli approvati dai governi passati”, ha detto. “Nel decreto Emergenze non c’è nessun condono: prevediamo soltanto che i terremotati di Ischia che aspettano una risposta da anni la ricevano entro sei mesi”. Poi ha continuato: “Se la richiesta viene negata, il proprietario dell’edificio non riceverà fondi per la ricostruzione”. E infine: “Se la richiesta viene approvata, alle volumetrie extra costruite abusivamente non andrà neanche un euro. Nessun passo indietro sul fronte della legalità dunque. Come sempre, siamo soltanto dalla parte dei cittadini e dei loro diritti”. Stessa linea tenuta anche dal capogruppo al Senato Stefano Patuanelli: “Oggi alla Camera le opposizioni non hanno perso l’occasione di mettere in piedi una sceneggiata in Aula. E’ evidente a tutti che non è possibile cancellare gli effetti dei condoni approvati dai governi precedenti targati Pd e Forza Italia”.
Visione opposta quella del Partito democratico. “Siamo in aula a votare il condono per Ischia voluto da Di Maio”, ha detto il deputato Pd Matteo Orfini. “Quel condono che secondo i grillini non esiste. Peccato che il titolo dell’articolo 25 del decreto in questione sia ‘definizione delle procedure di condono’. E che quel titolo l’abbiano scritto loro. A ulteriore dimostrazione di quanto sto raccontando, a dire che è un condono e a difenderlo stanno intervenendo i parlamentari di Forza Italia, che sulla materia sono oggettivamente delle autorità. Ma che il condono ci sia lo si capisce soprattutto guardando i volti dei parlamentari del M5s. Sono arrivati qui urlando onestà, parlando di legalità e lotta all’abusivismo. Si sono raccontati come paladini dell’ambiente e nemici dei furbi. Poi hanno scoperto che erano tutte balle. Che il loro capo politico quando urlava quelle frasi nei comizi mentiva”. Sul tema è intervenuto anche il senatore ed ex segretario Matteo Renzi: “Il decreto Genova”, ha detto in diretta su Facebook, “contiene anche il condono edilizio per Ischia, quelli della legalità oltre al condono fiscale fanno anche quello edilizio e lo fanno a Ischia. Con l’emergenza maltempo che c’è in Italia, vi dico rinunciate al condono edilizio e rimettete in piedi Casa Italia di Renzo Piano, mettete i soldi in prevenzione del dissesto idrogeologico”. E ha quindi chiuso dicendo: “Perché Di Maio vuole fare il condono proprio ad Ischia? Nessuno glielo chiede. Da dove viene questa passione”.
.@DaniloToninelli visto che l’hai scritto col cuore sarebbe stato bello vederti in Aula. #dlGenova pic.twitter.com/sRTDktGE0u
— Deborah Bergamini (@DeborahBergamin) October 30, 2018
Contro i 5 stelle anche Forza Italia che però, oltre a lamentare l’assenza del ministro Danilo Toninelli in Aula, se la prende con il fatto che la norma non sia un vero condono: “Ancora una volta le giravolte di finto moralismo del Pd: in Aula si dichiara contro i condoni, in regione Campania finge di essere a favore per poi consentire la sanatoria in occasione del terremoto Emilia. Il M5s non è da meno: promuove una definizione delle pratiche da condonare, ma rende la norma inintelligibile e la procedura tanto farraginosa da condannarla all’inefficacia. Ovviamente anche la Lega ha la sua parte in commedia: getta la pietra ‘del dagli al condonò e nasconde la manina!”. A scriverlo i una nota sono i deputati di Forza Italia Carlo Sarro, Paolo Russo e Antonio Pentangelo. “Noi, viceversa, manteniamo sempre la stessa posizione, rivendicata alla luce del sole: pretendiamo eguali diritti per i cittadini in ogni parte d’Italia e questo vale per i condoni presunti o meno che siano, per l’Rc Auto, per le pensioni parametrate all’attesa di vita e per il diritto alla salute. Forza Italia senza infingimenti non gioca sulla pelle di cittadini, famiglie ed imprese che sono state danneggiate dal terribile sisma del 2017 e soprattutto crede che ogni cittadino ha i medesimi diritti ovunque sia nato o risieda. Il provvedimento così com’è è il solito ‘vorrei ma non posso o forse non so’. Il risultato sarà che nessuna pratica potrà essere positivamente esaminata, e la ricostruzione sarà affidata ad ulteriori abusi e lentezze esasperanti”.