“Io candidato alla segreteria del Pd? L’11 settembre ero in questa trasmissione e avevo detto di no. Adesso, però, i sindaci del Pd mi hanno chiesto di candidarmi e ci sto riflettendo seriamente“. Così a L’Aria che Tira (La7) l’ex ministro dell’Interno, Marco Minniti, risponde alla conduttrice Myrta Merlino, che gli chiede sulla sua candidatura alla guida del Pd. Poco più di un mese fa, il politico aveva assicurato: “Non ci penso nemmeno”. Alla Leopolda si è dimostrato meno drastico: “Per il momento no”. Oggi Minniti puntualizza: “Devo valutare se questa cosa è utile al mio partito e al mio Paese. E, se è così, non posso sottrarmi. Se, invece, fosse un ulteriore elemento di personalizzazione del partito, allora preferirei di no. Credo che il mio partito non abbia bisogno di accentuare gli elementi di personalizzazione, che sono già particolarmente elevati. Quando scioglierò la riserva? Realisticamente la prossima settimana“. E aggiunge: “Io penso che un grande partito debba avere due cose insieme: la prima è una leadership forte e autorevole, che non può essere decisa da un congresso. L’altra cosa è che un leader da solo non ce la fa. Ha bisogno di un fortissimo e rinnovato gruppo dirigente“.
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