Dal castello di Rivoli alla Fondazione Merz, fino al Parco Arte Vivente, l’elegante atmosfera sabauda di Torino si accende anche quest’anno grazie ad una settimana segnata da un tourbillon di appuntamenti dedicati all’arte contemporanea
L’elegante atmosfera sabauda di Torino si accende anche quest’anno grazie ad una settimana segnata da un tourbillon di appuntamenti dedicati all’arte contemporanea. Qui una selezione dei dieci da non perdere:
Artissima
La fiera italiana sperimentale per eccellenza, sotto la direzione di Ilaria Bonacossa, quest’anno spegne venticinque candeline e nel grande padiglione OVAL del Lingotto schiera dal 2 al 4 Novembre 2018 le proposte di 185 gallerie provenienti da 35 Paesi sotto il tema “Time is on our side” (Il tempo è dalla nostra parte): “Dalla parte di chi nel mondo dell’arte vuole scoprire ed emozionarsi, assaporare e riflettere, aprirsi al diverso e al cambiamento” come dichiarato in conferenza stampa. Quattro le sezioni proposte, la Main Section destinata a 44 spazi tra i più rappresentativi del panorama contemporaneo mondiale, New Entries, riservata alle gallerie emergenti, Dialogue rivolta ai progetti di 2 o 3 artisti in dialogo tra di loro e Art Spaces & Editions, dedicata ai non-profit e ai multipli d’artista. Da sempre contraddistinta dall’impegno a imporsi più come evento di alto profilo culturale che economico, affianca a tale programma anche altre quattro sezioni curatoriali, Present Future, Back to the Future, Disegni e per la prima volta Sound, sezione aperta alle indagini sonore contemporanee che contamineranno gli spazi distaccati delle OGR (Officine Grandi Riparazioni di Torino) in particolare nelle aree espositive “Duomo” e “Binario 2”.
Officine Grandi Riparazioni
Ad un anno dall’apertura, nei vasti spazi che furono delle antiche officine per locomotive ferroviarie, Le OGR ospitano dal 2 Novembre la personale di Mike Nelson dal titolo “l’Atteso” a cura di Samuele Piazza. L’artista inglese, candidato al Turner Prize, presenta un’installazione site-specific lungo tutta la navata del “Binario1”, confermando ancora una volta la sua pratica massiva. Tutta celata da un’inquieta oscurità, una distesa informe di macerie fa da base a venti automobili parcheggiate in stato di abbandono, svuotate di qualsiasi presenza tranne che degli oggetti personali che tramandano la memoria dei loro misteriosi conducenti; un viaggio onirico dalle molteplici interpretazioni.
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
Come ogni anno uno degli immancabili appuntamenti è alla fondazione Sandretto, tra le più attive sul fronte contemporaneo. Quest’anno sono quattro le mostre che la fondazione inaugura il 2 Novembre presso la sua celebre sede torinese di via Modane. La personale dell’artista americana Rachel Rose che, in anteprima europea, presenta la videoinstallazione “Wil-O-Wisp”, opera prodotta in collaborazione con il Philadelphia Museum of Art e focalizzata sui violenti atti persecutori nei confronti delle donne nell’Inghilterra del tardo 1500. I dipinti provenienti dalla collezione permanente di Patrizia Sandretto, dalle caratteristiche tinte cupe rischiarate solo dai corpi di uomini colore, celebrano invece l’artista ganese Yladom-Boakye Lynette. Concludono le esposizioni di Andra Ursuta dal titolo “Vanilla Isis” e Monster Chetwynd che si destreggia tra il linguaggio pittorico e performativo, presentando un happening in concomitanza dell’apertura.
Fondazione Merz
Nei grandi spazi industriali anni ’30 di via Limone 24 si dipana la mostra del vincitore della seconda edizione del Mario Merz Prize, Petrit Halilaj, a cura di Leonardo Bigazzi. Momento culminante di tre tappe espositive tenutesi tra le rovine della Casa della Cultura di Runik in Kosovo e il Zentrum Paul Klee di Berna, il progetto consta di una serie di installazioni monumentali che ricontestualizzano le scenografie e gli oggetti di scena dell’evento tenutosi a Runik. Dal titolo “Shkrepëtima” l’artista prosegue l’indagine sulle sue radici natali, riflettendo sul valore della memoria e della storia personale.
Castello Di Rivoli
Oltre alle oramai storiche opere della collezione permanente, al Castello di Rivoli inaugurano due mostre il 31 Ottobre “The City of Broken Window” del celebre artista tedesco Hito Steyerl a cura della direttrice Carolyn Christov-Bakargiev e Marianna Vecellio e il 2 Novembre “Everything Might Spill” di Cally Spooner, vincitrice del Premio Illy Present Future 2017 conferitogli durante la scorsa edizione di Artissima. Nella Manica Lunga del museo Steyerl crea un’installazione multimediale pensata per il luogo sovrapponendo suono, video e un intervento architettonico e proseguendo la sua ricerca sui sistemi di sorveglianza, le intelligenze artificiali e l’impatto devastante che hanno sulla società odierna. Spooner espone un disegno a parete rappresentante un macro organo umano messo in relazione con una fontana dalla quale sgorga un liquido nocivo; una riflessione antropica sulle futuribili mutazioni comportamentali irriversibili.
PAV Parco Arte Vivente
Si chiama “Weed Party III” la personale del cinese Zheng Bo a cura di Marco Scotini al PAV, parco arte vivente, e indaga il rapporto conflittuale tra politica e botanica. L’artista si confronta con la flora autoctona mutuando la propria storia e utilizzando slogan di indole politica marxista per ricreare, tramite artifici vegetali, metafore sui concetti quali uguaglianza, lavoro o socialismo; una inedita pratica di natura militante.
La settimana di Artissima segna inevitabilmente l’accensione delle luminarie che dal 1997 caratterizzano le strade e le piazze del capoluogo piemontese. Realizzate negli anni da 23 artisti internazionali come Rebecca Horn, Alfredo Jaar, Michelangelo Pistoletto e Mario Merz offrono a tutti la visione di una mostra collettiva a cielo aperto e in stretto rapporto con l’architettura urbana; inoltre quest’anno alcune di esse saranno spostate in nuove zone periferiche per mappare e impreziosire tutte le circoscrizioni cittadine. Le opere si accenderanno all’unisono con l’avvio dell’opera “My Noon” di Tobias Rehberger , collocata in via Gianelli, e che darà il via alla nuova edizione della rassegna visibile fino al 13 Gennaio 2019.
Dama – Paratissima – The Other Art Fair
Ad impreziosire la proposta fieristica della città tre fiere satellite. Dama si pone come progetto indipendente per eccellenza; giunto alla terza edizione sia il fondatore Giorgio Galotti che il curatore Domenico De Chirico amano definirla una “non-fiera” che accoglie nei lussuosi saloni di Palazzo Saluzzo Paesana i progetti di sedici spazi profit e non, pronti ad interrogarsi in maniera critica sul sistema tramite progetti site-specific. Paratissima, nata come evento off della fiera principale, giunge alla sua quattordicesima edizione e si insedia all’interno della Caserma La Marmora di Torino celebrando la diversità; esattamente sceglie di accogliere l’esposizione fotografica “You call it strange, We call it familiar” realizzata nell’ambito del progetto sociale di sostegno alla disabilità cognitiva “Extra-ordinarie avventure”. The Others Art Fair, fiera ideata da Roberto Casiraghi, ha dalla sua la capacità di far rivivere attraverso l’arte luoghi inediti della città; quest’anno, ospitata negli spazi dell’Ex Ospedale Maria Adelaide, mostra le proposte di quaranta giovani gallerie internazionali.
Giorgio Griffa Condominio Museo
In uno storico stabile di via La Salle 16, nel quartiere torinese di Porta Palazzo e promosso dall’artist run organization Kaninchen-Haus e Nuovi Committenti, programma finalizzato alla realizzazione di opere d’arte commissionate dai cittadini per i loro luoghi di vita e di lavoro, inaugura al pubblico l’opera “Ordine e Disordine” ideata dall’artista Giorgio Griffa. L’opera prende atto della costante trasformazione di questo luogo e con una sequenza di tracce blu conquista la volta dell’androne; segni cerulei allineati e in fuga prospettica accompagnano l’osservatore nella visita del condominio. Un omaggio permanente che Griffa fa a Torino e ad Alghiero Boetti, amico ed esponente dell’Arte Povera scomparso troppo presto.
Club2Club
La settimana di Artissima non è solo Arte Contemporanea ma anche sperimentazione sonora grazie al famoso festival di musica elettronica itinerante Club to Club che quest’anno diventa maggiorenne. Tra i nomi dei musicisti che si avvicenderanno nei quattro giorni di concerti, dall’ 1 al 4 Novembre, Aphex Twin, Jamie xx, Iceage, Blood Orange, David August, Vessel, Leon Vynehall, Robin Fox, Serpentwithfeet, Tirzah, Yves Tumor, Peggy Gou, Avalon Emerson e molti altri. Gli eventi saranno ospitati in alcune delle location più iconiche della città come le Officine Grandi Riparazioni, la Reggia di Venaria, il Lingotto e il domenicale block party quest’anno rinominato “Club palazzo” che si terrà presso il Balon, famoso mercato delle pulci torinese.