Il Muos verrà smantellato. Anzi no, il Muos rimane dove. Contrordine: sul Muos vale solo la parola del governo. È un vero e proprio cortocircuito quello che si è scatenato sul sistema satellitare americano realizzato all’interno della riserva della Sughereta nel comune in provincia di Caltanissetta. Smantellarlo è una delle battaglie storiche del M5s, che ha sempre sostenuto le ragioni degli attivisti No Muos. Ora che il Movimento fondato da Beppe Grillo è al governo, però, la questione ha animato un botta e risposta tra i leader siciliani del Movimento, il ministero della Difesa e gli esponenti dei gruppi contrari all’impianto statunitense.
Una situazione d’impasse sulla quale si è espresso nei giorni scorsi Luigi Di Maio. “Nei prossimi giorni ci saranno novità”, ha annunciato il vicepremier. Parole subito rilanciate da Giampiero Trizzino, uno dei volti più conosciuti del M5s in Sicilia. “Smantelleremo il Muos. Il M5S e il governo hanno già preso una posizione, quella che hanno sempre avuto, e Luigi Di Maio a breve la comunicherà. La memoria della ministra Elisabetta Trenta? Un fatto già passato”, dice il consigliere regionale del M5s, ospite di Obiettivo Radio1.
Il riferimento è per la memoria dela ministero della Difesa per chiedere al tribunale di giustizia amministrativa di respingere il ricorso presentato dagli attivisti No Muos che invece chiedono di bloccare l’attività del megaradar americano. “La nostra posizione resta la stessa: siamo contro il Muos. Non ci sono alternative. E quindi smantelleremo il Muos, l’obiettivo quello resta. Noi ci proviamo, ovvio. La memoria della ministra Trenta, che incontrerò il 7 novembre, è un fatto passato. Noi dalla Sicilia possiamo solo garantire che il Movimento è compatto da questo punto di vista e lo resterà sempre su questi temi”, ha aggiunto Trizzino. Al consigliere siciliano del M5s replicano però fonti del ministero della Difesa: “La linea sul Muos – dicono dal ministero della Trenta – è molto chiara e in questi giorni il governo è al lavoro sul dossier. Qualsiasi altra esternazione o posizione assunta da esponenti non appartenenti all’esecutivo è da considerarsi espressione del singolo soggetto politico, non del ministero della Difesa e men che meno del governo. L’unica voce ufficiale sul tema è e sarà quella del governo“.
In attesa di esternazioni ufficiali resta da capire se davvero il ministero intende modificare la sua memoria per schierarsi con i No Muos. Fabio D’Alessandro, uno dei leader del comitato No Muos, è soddisfatto a metà: “In parte perché ci lasciano con la suspense in attesa delle parole di Di Maio. Riteniamo insufficiente la modifica della memoria perché questo non significa automaticamente smantellare il Muos ma rimandare a questioni giuridico amministrative. Vogliamo parole chiare per quanto riguarda lo smantellamento come atto politico. Che è quello che hanno sempre detto i 5S che hanno preso percentuali spaventose anche per quel motivo lì”. Quando arriveranno le parole chiare di Di Maio? “A breve, brevissimo. Come D’Alessandro è in attesa sono anche io in attesa”, dice sempre Trizzino. Dal 2013 il Muos è al centro di una vertenza giudiziaria che aveva prima visto il Tar ordinare lo stop ai lavori, poi il Consiglio di giustizia amministrativa aveva sbloccato il procedimento.
Politica
Muos, Trizzino (M5s Sicilia): “Lo smantelleremo. Di Maio lo dirà presto”. Difesa: “Unica voce è quella del governo”
Botta e risposta tra il ministero, il leader siciliano del M5s e gli attivisti sul sul sistema satellitare americano realizzato all'interno della riserva della Sughereta nel comune in provincia di Caltanissetta. Il consigliere regionale pentastellato: "La nostra posizione resta la stessa: siamo contro il Muos. Non ci sono alternative. E quindi smantelleremo il Muos, l’obiettivo quello resta". Ministero: "Qualsiasi posizione assunta da esponenti non appartenenti all’esecutivo è da considerarsi espressione del singolo soggetto politico"
Il Muos verrà smantellato. Anzi no, il Muos rimane dove. Contrordine: sul Muos vale solo la parola del governo. È un vero e proprio cortocircuito quello che si è scatenato sul sistema satellitare americano realizzato all’interno della riserva della Sughereta nel comune in provincia di Caltanissetta. Smantellarlo è una delle battaglie storiche del M5s, che ha sempre sostenuto le ragioni degli attivisti No Muos. Ora che il Movimento fondato da Beppe Grillo è al governo, però, la questione ha animato un botta e risposta tra i leader siciliani del Movimento, il ministero della Difesa e gli esponenti dei gruppi contrari all’impianto statunitense.
Una situazione d’impasse sulla quale si è espresso nei giorni scorsi Luigi Di Maio. “Nei prossimi giorni ci saranno novità”, ha annunciato il vicepremier. Parole subito rilanciate da Giampiero Trizzino, uno dei volti più conosciuti del M5s in Sicilia. “Smantelleremo il Muos. Il M5S e il governo hanno già preso una posizione, quella che hanno sempre avuto, e Luigi Di Maio a breve la comunicherà. La memoria della ministra Elisabetta Trenta? Un fatto già passato”, dice il consigliere regionale del M5s, ospite di Obiettivo Radio1.
Il riferimento è per la memoria dela ministero della Difesa per chiedere al tribunale di giustizia amministrativa di respingere il ricorso presentato dagli attivisti No Muos che invece chiedono di bloccare l’attività del megaradar americano. “La nostra posizione resta la stessa: siamo contro il Muos. Non ci sono alternative. E quindi smantelleremo il Muos, l’obiettivo quello resta. Noi ci proviamo, ovvio. La memoria della ministra Trenta, che incontrerò il 7 novembre, è un fatto passato. Noi dalla Sicilia possiamo solo garantire che il Movimento è compatto da questo punto di vista e lo resterà sempre su questi temi”, ha aggiunto Trizzino. Al consigliere siciliano del M5s replicano però fonti del ministero della Difesa: “La linea sul Muos – dicono dal ministero della Trenta – è molto chiara e in questi giorni il governo è al lavoro sul dossier. Qualsiasi altra esternazione o posizione assunta da esponenti non appartenenti all’esecutivo è da considerarsi espressione del singolo soggetto politico, non del ministero della Difesa e men che meno del governo. L’unica voce ufficiale sul tema è e sarà quella del governo“.
In attesa di esternazioni ufficiali resta da capire se davvero il ministero intende modificare la sua memoria per schierarsi con i No Muos. Fabio D’Alessandro, uno dei leader del comitato No Muos, è soddisfatto a metà: “In parte perché ci lasciano con la suspense in attesa delle parole di Di Maio. Riteniamo insufficiente la modifica della memoria perché questo non significa automaticamente smantellare il Muos ma rimandare a questioni giuridico amministrative. Vogliamo parole chiare per quanto riguarda lo smantellamento come atto politico. Che è quello che hanno sempre detto i 5S che hanno preso percentuali spaventose anche per quel motivo lì”. Quando arriveranno le parole chiare di Di Maio? “A breve, brevissimo. Come D’Alessandro è in attesa sono anche io in attesa”, dice sempre Trizzino. Dal 2013 il Muos è al centro di una vertenza giudiziaria che aveva prima visto il Tar ordinare lo stop ai lavori, poi il Consiglio di giustizia amministrativa aveva sbloccato il procedimento.
Articolo Precedente
Migranti, è pronto il taglio dei 35 euro. Documento Viminale-Anac: “Tra 19 e 26 euro il costo giornaliero dell’accoglienza”
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Cronaca
Il Papa in lieve miglioramento: “Prognosi resta riservata, reni non preoccupano”. In piazza san Pietro fedeli da tutto il mondo per il Rosario
Mondo
Onu, Usa contro la risoluzione per “l’integrità” di Kiev. Trump riceve Macron: “Forza Ue per la pace”. E Putin: “L’Europa può partecipare ai colloqui per la tregua”
Economia & Lobby
Caro bollette, a due settimane dagli annunci di Giorgetti il decreto slitta ancora: cdm rinviato a venerdì
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.