La prova di iPhone XR, lo smartphone di Apple disponibile in sei colori differenti, rivela una buona autonomia, prestazioni di alto livello e uno schermo valido anche se con qualche pecca. Il prezzo non è a buon mercato, dato che parte da 899 euro.
Vi state chiedendo se il vostro prossimo smartphone Apple sarà il modello XR, la versione “meno costosa” di iPhone, o l’XS, evoluzione di iPhone X? Per aiutarvi nella scelta pubblichiamo la nostra prova del modello XR, che ha messo in luce prestazioni paragonabili a quelle dei fratelli maggiori XS e XS Max, una buona autonomia e un comparto fotografico convincente. Peccato per il prezzo di 899 euro, che a nostro avviso è troppo salato rispetto ai concorrenti Android di pari caratteristiche. A 200-300 euro in meno sarebbe stato perfetto. Da apprezzare invece l’ampia gamma di colori sgargianti (ben sei) in cui è proposto questo nuovo smartphone.
Il primo elemento che distingue i modelli di fascia più alta dall’iPhone XR è lo schermo. XS e XS Max hanno a disposizione uno pannello OLED, che sta per Organic Light Emitting Diode – diodo organico a emissione di luce. Sul modello XR c’è invece uno schermo LCD – a cristalli liquidi. La differenza fra i due è che gli LCD richiedono componenti aggiuntivi per essere illuminati, mentre gli OLED producono luce propria. Il risultato è che gli schermi OLED sono più sottili e consumano meno energia. Inoltre, gli OLED offrono angoli di visione più ampi, migliori contrasto, saturazione e tempo di risposta. In altre parole: le immagini hanno colori ottimi da qualsiasi angolazione si guardi lo schermo, e riproducono video e scene in movimento con una resa finale superiore.
Altra differenza è la risoluzione: lo schermo del modello XR visualizza 1.792 x 828 pixel, contro i 2.436 x 1.125 pixel della versione XS. Se allarghiamo il paragone a tutto il comparto smartphone, ne esce che la risoluzione dell’XS è addirittura inferiore al valore standard minimo, che è di 1.920 x 1.080 pixel, meglio conosciuto come Full HD. Potrebbe confortarvi il fatto che anche un occhio esperto come il nostro comunque non ha notato la mancanza di una risoluzione maggiore durante le prove. Tuttavia, resterete delusi quando cercherete di riprodurre un video Full-HD da YouTube o Netflix, attività che non crea alcun inconveniente con la stragrande maggioranza degli smartphone in circolazione, anche a prezzi più bassi. In ogni caso, il fatto di non vedere i video in Full-HD non inficia la buona visibilità dei filmati.
In compenso, lo schermo di iPhone XR offre una diagonale di 6,1 pollici (15,4 centimetri), quindi più grande di quella di iPhone XS, che è di 5,8 pollici. Questa piccola differenza si rivela utile per una migliore leggibilità quando navigate sul web. È poi da riconoscere a Apple l’eccellente lavoro di calibrazione che ha fatto, ossia l’ottimizzazione della resa cromatica. I neri infatti sono ben saturi e i colori molto realistici, quasi come con un modello OLED, anche se i contrasti non sono eccelsi come sui modelli al top di gamma. Convincente invece il trattamento oleofobico del vetro anteriore, che riduce notevolmente l’effetto “ditata”. Infine la visibilità all’aperto risulta buona.
La maggiore carenza che abbiamo notato durante l’uso è stata la mancanza del 3D Touch. Parliamo di quella tecnologia che, negli altri iPhone, riconosce la pressione delle dita sullo schermo abilitando tutta una serie di funzionalità rapide. iPhone XR non ce l’ha, e chi è abituato a usarla ne sentirà la mancanza. A questo aggiungiamo la lentezza nella ricarica con il caricabatterie incluso nella confezione, che è un aspetto da migliorare.
Resta invariato rispetto agli altri modelli il processore A12 Bionic, che è uno dei processori più evoluti al momento presenti negli smartphone. Nella versione XR è supportato solo da 3 Gigabyte di memoria RAM, contro i 4 Gigabyte di XS e XS Max: una differenza minima che non si avverte nell’uso di tutti i giorni.
Sul fronte fotografico, c’è una sola fotocamera posteriore anziché le due di iPhone XS, però il sensore è identico e non si notano grandi differenze negli scatti sia con luce notturna sia in diurno. In compenso perderete qualche dettaglio con lo zoom proprio a causa della mancanza del sensore teleobiettivo da 12 Megapixel.
Le differenze con i modelli di fascia alta di Apple finiscono qui, perché ritroviamo in questo modello di prezzo leggermente inferiore tutte le peculiarità dei fratelli maggiori. Ci sono infatti la fotocamera frontale da 7 Megapixel per i selfie, il Face ID di seconda generazione per accedere al sistema usando il riconoscimento del viso, l’ultimo sistema operativo di casa Apple (iOS 12) e un’ottima autonomia, che tocca le 6 ore con uso a schermo sempre acceso, e le 36 ore lasciandolo spento quando non in uso.
Morale: se volete per forza un iPhone, ma non vi potete permettere di spendere 1.189 euro o 1.289 euro (rispettivamente i prezzi base per iPhone XS e XS Max), l’XR è un’opzione valida da prendere in considerazione. Però è doveroso precisare che potreste avere prestazioni e caratteristiche tecniche anche migliori con prodotti Android meno costosi.