L’antifascismo in assenza di fascismo come alibi delle sinistre per non essere anticapitaliste in presenza di capitalismo è già abominevole di suo. Ma non bastava. Ecco recentemente: “È un cane fascista. L’interrogazione del consigliere Pd di Monza”. Il logos è perduto e, con esso, anche la dignità. Ma, anche in questo caso, non bastava. Ed ecco ora che arriva il termometro che misura la temperatura fascista nascosta in ciascuno di noi. È il fascistometro, il culmine dell’idiozia delle sinistre che si dilettano nel fare le antifasciste, finché il fascismo non c’è, per poter essere lietamente al servigio del capitale, quando esso c’è. E così possono tranquillamente condannare il manganello mussoliniano, che per fortuna non c’è più, e insieme accettare e legittimare il manganello invisibile dell’Unione europea e delle politiche di austerità liberista, che sta massacrando le classi lavoratrici e i popoli d’Europa.
Secondo il fascistometro, di fatto figura come fascista chiunque non sia ortodosso rispetto ai dogmi del pensiero unico mondialista liberal-libertario. Fascista chi crede nella sovranità nazionale democratica dell’Italia. Fascista chi difende la famiglia. Fascista chi vuole proteggere i diritti dei lavoratori contro il mercato cosmopolita. Fascista chi non rinunzi al concetto di patria. Insomma, secondo il demenziale fascistometro sarebbero fascisti financo Lenin e Togliatti, Gramsci e il Che Guevara di Patria o Muerte. L’abbiamo capito. Il fascistometro è un’arma, per quanto risibile, nelle mani dei dominanti, a cui procura consenso e legittimazione.
L’ho detto e lo ridico. Il benemerito ed eroico antifascismo di Gramsci era patriottico, anticapitalista e in presenza reale di fascismo. L’antifascismo patetico e vile odierno delle sinistre è globalista, ultracapitalista e in assenza totale di fascismo. Quando poi il fascismo torna, le suddette sinistre lo appoggiano in pieno. Ricordate il colpo di Stato in Ucraina nel 2014? Secondo la Russia, era appoggiato dagli Usa e dalla Ue, desiderosi di destabilizzare gli ex spazi sovietici e di atlantizzarli. Ordunque, le sinistre erano con l’Ucraina e contro Putin, che si batté contro i nazifascisti ucraini (Svoboda, Pravi Sektor) mentre per i nostri antifascisti è il fascista per eccellenza. Di tutto ciò ovviamente non v’è traccia nel demenziale fascistometro messo a punto da qualche intellettuale che ha messo la propria testa al servizio del capitale e della sua classe di riferimento.