“È stata la mia fidanzata a farmi capire che le sconfitte fanno male, ma sono lezioni che vanno imparate”. A parlare, dopo il secondo posto ai campionati mondiali femminili di pallavolo del 2018, è l’azzurra Paola Egonu. In una breve intervista, lei stessa si definisce “sintetica” nelle risposte, al Corriere della Sera, l’opposto “più forte al mondo”, si racconta.”Dopo l’argento sono tornata in albergo e ho chiamato la mia metà. Piangevo e lei mi ha consolata. Mi ha dato una lezione. Ci avrei sofferto però, poi, sarei stata meglio”. Così, senza troppa enfasi né preoccupazioni, la 19enne campionessa azzurra rivela il suo orientamento sessuale e risponde un semplice “sì” alla domanda della giornalista che le chiede se abbia una fidanzata. “Lo trovo normale“, prosegue la Egonu.
L’intervista prosegue a bordo campo del Pala Igor di Gorgonzola, dove la pallavolista si allena e si sposta sulle reazioni del post mondiale. Il sestetto è stato definito dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, un “modello”. Un esempio, secondo la Egonu, soprattutto “per voglia di far bene anche in situazioni scomode e sempre mantenendo il rispetto degli altri”. Ma soprattutto a far innamorare l’Italia, che è rimasta incollata al teleschermo nonostante gli orari delle partite, spesso all’alba visto il fuso orario con il Giappone, è stata la multietnicità della squadra. “Mi stupisce questa reazione – risponde la campionessa alla giornalista – Siamo italiane. Per me avere origini diverse è normale“.
Classe 1998, Paola Egonu è nata in provincia di Padova da genitori nigeriani e da quando aveva 13 anni si è trasferita a Milano. Come ha raccontato al fattoquotidiano.it il presidente della società sportiva Cittadella, la prima in cui la giocatrice ha scoperto la pallavolo, la crescita della pallavolista non è stata semplice. Ma oggi l’opposta è una donna forte. “Non ho rimpianti perché non mi importa l’opinione degli altri”, racconta ancora tramite le pagine del Corriere.
Alla fine dell’intervista però, un’incertezza. “Non so cosa sia l’amore per me – risponde la Egonu all’ultima domanda della giornalista – Lo sto scoprendo ora, forse. Penso che l’amore sia in tutto. La telefonata di un amico, le compagne di squadra che si interessano a te e tu a loro. Nasciamo con l’amore, perché nasciamo con nostra madre che ci riempie di baci e ci coccola e vorrebbe che fossimo protetti per tutta la vita. Solo che non sempre è così. Adesso però, almeno per ora, lo è”.
“Grazie Paola. Oggi possiamo dirti solo questo. Grazie per il coraggio di dire al mondo chi sei e in cosa credi, grazie per aver parlato della tua fidanzata come la cosa più naturale e bella del mondo, grazie per aver dato all’Italia il tuo volto e il tuo talento. Oggi queste tue parole segnano il volto di quell’Italia dello Sport, e non solo dello Sport, che vogliamo.”, scrive sulla pagina Facebook dell’Associazione nazionale atlete la presidente Luisa Rizzitelli.