In periodi di incertezza, come questo, riguardo alle scelte da fare in tema di motori, Dacia ripropone la "vecchia" ma sempre valida alternativa del gas sul suo sport utility best seller. Da 13.350 euro
Se quasi ovunque, in Italia come in Europa, è guerra al diesel e i prezzi (iniziali e di mantenimento) di elettriche e ibride sono ancora proibitivi per molti automobilisti, ecco riaffacciarsi la valida e parsimoniosa alternativa del GPL. I dati Unrae confermano l’apprezzamento per questo tipo di alimentazione: 96.453 unità immatricolate da gennaio a settembre 2018, contro 64.443 ibride. Con l’introduzione sul nuovo Duster del nuovo motore GPL (frutto dell’alleanza con Renault) e omologato Euro 6d-Temp, Dacia è decisa a conquistarsi sempre più mercato, europeo e italiano.
E non è un caso che il 1.6 SCe da 115 CV abbia fatto il suo debutto proprio su questo C-SUV, modello di punta della casa romena. Una combinazione, quella Duster-GPL che si spiega bene con i risultati di vendita riportati da Dacia stessa: nel 2017 il Duster a gas ha rappresentato il 39% delle vendite totali della marca in Italia.
Era stato lanciato nella sua nuova veste a inizio 2018, con una leggera variazione nella configurazione della carrozzeria – nuovo design dei gruppi ottici anteriori e posteriori, soprattutto – che ne aveva rimarcato ancora di più la fisionomia da sport utility, pur mantenendo le dimensioni della versione precedente. L’aggiunta dell’impianto a gas, montato già in fabbrica, non incide in fatto di spaziosità interna e capienza del bagagliaio: 478 litri con il divanetto posteriore in uso e 1.623 totali con i sedili abbattuti.
Dacia, e soprattutto il Duster, hanno nei numeri il loro punto forte: se ancora non fosse chiaro, vi diciamo che ipotizzando un viaggio da Aosta a Otranto, con la versione bi-fuel, il suv percorrerebbe con la sola alimentazione a gas – il serbatoio di 33,6 litri si riempie con circa 24 euro – ben 433 km. Dopodiché, intervenendo l’alimentazione a benzina – 50 litri di serbatoio -, se ne potrebbero fare altri 830, senza fermarsi a fare rifornimento lungo il tragitto.
Certo, se dovessimo fare davvero questo viaggio, ci troveremmo davanti 1.263 km da percorrere con un’andatura piuttosto rilassata, senza chiedere né al GPL né al benzina prestazioni troppo elevate, tanto ai bassi – dove si percepisce un certo affanno – quanto agli alti regimi: questo 1.6 in cambio ci darebbe poca rumorosità e dei consumi molto contenuti.
Nella gamma delle motorizzazioni della Duster, però, sono presenti anche due diesel con potenze da 95 e 115 Cv e, volendo aspettare ancora qualche mese, a partire dal 2019 si potrà avere il Duster con il benzina 1.3 TCe, lo stesso già presente sulla Renault Scénic e nato dalla collaborazione tra il gruppo francese e Daimler, il gruppo tedesco proprietario di Mercedes.
Gli allestimenti della Duster sono tre: Essential, Comfort e Prestige; e il prezzo di partenza, per Duster GPL è di 13.350 euro, arrivando a 16.050 per la versione più curata. A prescindere dall’allestimento, la motorizzazione bi-fuel col GPL costa 500 euro in più dell’unità alimentata esclusivamente a benzina.
DACIA DUSTER GPL – LA SCHEDA
Modello: seconda generazione del suv campione di vendite del marchio Dacia, provato con trazione anteriore e disponibile anche nella versione 4×4 (ma senza impianto GPL)
Dimensioni: lunghezza 434 cm, altezza 168 cm e larghezza 180 cm
Motore: benzina con impianto GPL, 1.6 da 115 Cv di potenza per il benzina e 109 per il GPL
Consumi omologati nel ciclo misto: 6,0 l/100 km del benzina, 7,7 l/100 km del GPL
Emissioni di CO2: 156 g/km del benzina, 141 g/km del GPL
Prezzo: da 13.350 a 16.050 euro
Ci piace: sicuramente la convenienza sui consumi con l’alimentazione a GPL
Non ci piace: il cambio non proprio ergonomico e lo sterzo che, se pure preciso, è davvero leggero