Il suo predecessore Gian Luca Galletti, incaricato dal governo Renzi e riconfermato da quello Gentiloni, aveva parlato di incentivi alla rottamazione come “ipotesi”, mai in termini più concreti e che facessero davvero ben sperare. Tanto che alla fine, nella legge di bilancio del 2018 non ve n’è traccia e, laddove si attuano, è tutto a discrezione di regioni e province autonome.

Ora, in un’intervista rilasciata al mensile L’Automobile in uscita proprio nei giorni scorsi, l’attuale Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, Sergio Costa, è tornato proprio sul discorso incentivi, definendoli questa volta come “possibilità”: i vantaggi sarebbero destinati alla rottamazione di auto diesel e benzina classe Euro3 e inferiori, per i quali, afferma “abbiamo attivato un dialogo con il Ministero dei Trasporti nel totale rispetto delle competenze di ciascun dicastero”.

Sergio Costa ha aperto l’intervista parlando con soddisfazione del risultato ottenuto a livello europeo per la riduzione delle emissioni di CO2 dal 30 al 35%: “abbiamo votato l’accordo insieme alla Germania, due Paesi produttori di auto che hanno recepito il messaggio dell’ultimo rapporto Onu sui cambiamenti climatici, siamo nella fase da bollino rosso”.

In questa ottica, il suo Ministero considera la mobilità elettrica “uno dei migliori sostituti alle auto maggiormente inquinanti” e, sempre alla rivista dell’Automobile Club d’Italia (Aci), ha dichiarato che “l’auto elettrica fa parte del sistema nuovo di concepire la tutela ambientale e della salute e questo è un tema su cui prometto il mio massimo impegno affinché il Governo si faccia promotore della sua diffusione”. Chissà se la “possibilità” sarà più concreta dell’”ipotesi”.

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