Al dipartimento della Protezione civile sono arrivate le richieste di Stato di emergenza. Toninelli: "Servirà anche un commissario e modello Genova sarà esempio da seguire. Danni? Circa 3 miliardi". La pioggia colpisce ora soprattutto il Nord: preoccupano i livelli del fiume più lungo d'Italia e del lago Maggiore
Il maltempo colpisce ancora il Nord, dove le piogge continueranno secondo le previsioni per tutta la settimana. Mentre dovrebbe dare tregua al meridione, preoccupano i livelli del fiume Po e del lago Maggiore. Intanto al dipartimento della Protezione civile sono arrivate le richieste di Stato di emergenza da parte di 11 Regioni: Veneto, Liguria, Friuli Venezia Giulia, Sicilia, Lazio, Sardegna, Calabria, Toscana, Emilia-Romagna, Lombardia e Trentino Alto Adige. Il ministro delle infrastrutture, Danilo Toninelli, parla dalla Liguria: “Sono qui per constatare i danni e per portare l’esigenza della regione intera al Consiglio dei ministri che faremo tra giovedì e venerdì, nella dichiarazione dello stato d’emergenza non può non esserci la Liguria”. “Dovrà esserci anche un commissario che abbia la possibilità di seguire procedure semplificate, queste sono emergenze che non possiamo trattare nella maniera ordinaria“, ha annunciato Toninelli.
“Il modello Genova è un esempio corretto di intervento con le modalità operative. Penso che questo stesso modello debba essere utilizzato anche nelle altre regioni italiane colpite dal maltempo”, ha detto il ministro. “Quel che mi preme oggi però è il post emergenza: – ha aggiunto – conteggiare i danni, valutare la possibilità di attivare il fondo di solidarietà dell’Ue”. “Penso che il computo generale dei danni nelle varie regioni sia superiore ai 3 miliardi“, è la stima di Toninelli.
Torino – In queste ore a preoccupare le regioni settentrionali è soprattutto il fiume Po che dopo l’ennesima notte di pioggia ha superato il livello di guardia. A Torino le acque hanno sommerso il lungofiume dei Murazzi e tra le arcate del ponte di Piazza Vittorio Veneto hanno cominciato ad accumularsi grossi arbusti trascinati dalla corrente. Secondo l’Arpa Piemonte, nel capoluogo è atteso un aumento dei livelli di 80-100 cm. Livello di guardia superato nel torinese anche dall’Orco a San Benigno e dal Pellice a Villafranca Piemonte, così come dal Sesia a Borgosesia, nel vercellese.
Cuneo e Pavia – Disagi anche nel Cuneese, dove a causa del livello del Po e dei suoi affluenti sono state chiuse la regionale 589 Saluzzo-Pinerolo nel tratto di Staffarda e la provinciale che collega Faule a Pancalieri. Chiuso anche il tunnel del Tenda, che collega Cuneo a Ventimiglia passando per la Francia, a causa di una frana sulla statale 20 della valle Roya, in territorio francese. Il Po preoccupa anche a Pavia, dove secondo il monitoraggio della Coldiretti è già salito di oltre un metro nelle ultime 24 ore per effetto delle intense precipitazioni. Il livello del fiume è di 2,2 metri sopra lo sopra lo zero idrometrico ossia oltre quattro metri di più rispetto allo stesso giorno dello scorso anno.
Laghi nel Verbano – Intanto sale anche il livello del Lago Maggiore che nelle ultime ore è passato da 177 a 180,5 centimetri. Secondo le simulazioni effettuate in base alle precipitazioni previste nelle prossime ore, nella notte tra mercoledì e giovedì dovrebbe raggiungere i 195,5 metri, ovvero 5,5 metri sopra lo zero idrometrico. Si ipotizza che possa quindi invadere la passeggiata a Pallanza. Anche il lago d’Orta è a rischio esondazione nel Verbano, a Omegna, in particolare nell’area dei giardini pubblici e del parcheggio dell’ospedale ‘Madonna del popolo’. A causa di una frana, la strada statale 34 ‘del lago Maggiore’ è temporaneamente chiusa al traffico all’altezza di Cannobio, nella provincia del Verbano-Cusio-Ossola.