Sono 4 i corpi trovati sotto le macerie dei palazzi che ieri sono crollati nel centro di Marsiglia. Dopo i 3 rinvenuti in giornata, in serata è stato estratto il corpo di una quarta persona. Si tratta di una donna, ha riferito il procuratore Xavier Tarabeux. Ci sarebbero altre 4 persone sepolte. Le vittime non sono ancora state identificate, ma secondo le prime fonti, sarebbero due uomini e una donna. Tra i dispersi c’è anche una ragazza italiana. La notizia, diffusa prima dai media francesi, è stata poi confermata dalla Farnesina, in stretto contatto dal consolato italiano a Marsiglia fin dal momento del crollo.
Si tratta di Simona Carpignano, una giovane di 30 anni di Taranto che circa sei mesi fa si era trasferita a Marsiglia per trovare lavoro e che viveva in una delle palazzine di rue d’Aubagne. Spinta dalla passione per le lingue, e dopo aver passato un periodo a Parigi, la ragazza aveva raggiunto in città un suo caro amico che là aveva trovato un’occupazione. Il cameriere di un bar nei pressi del crollo ha raccontato in lacrime di conoscere la 30enne. “Era geniale, studiava da noi”, ha detto ad un cronista presente sul posto.
Intanto sul posto ci sarebbero 120 poliziotti e 80 vigili del fuoco che continuano a sgombrare “minuziosamente” le macerie, “con “la pala”, ha spiegato il ministro dell’Interno Christophe Castaner. “Abbiamo scoperto alcune sacche d’aria che lasciano sperare nella possibilità di trovare gente che può essere salvata. Bisogna far proseguire le operazioni”, ha concluso.
I due palazzi di 6 piani, crollati uno dopo l’altro ieri mattina, erano stato dichiarati inagibili due settimane fa, ma al loro interno si stima che potessero esserci almeno 10 persone. Intanto è stata demolita una terza palazzina pericolante, adiacente agli altri due.
Subito dopo il cedimento gli amici e i familiari di Simona avevano lanciato un appello sui social. “Non si hanno più notizie di Simona da questa mattina alle 8.30. Abitava al terzo piano del palazzo numero 65. Si prega a chiunque abbia notizie o è del posto di attivarsi”, avevano scritto su Facebook. Intano i genitori della tarantina sono volati in Francia per seguire da vicino gli sviluppi delle ricerche e si trovano al momento nella sede del Comune per fornire dati e informazioni alla polizia.