Nella città che fu culla del nazismo, una folla si è radunata di fronte al parlamento per la manifestazione “Attenzione agli inizi". È il giorno in cui l'estrema destra è entrata nel Landtag bavarese. L'organizzatore: "Non si tratta di populismo, è estremismo e dobbiamo combatterlo"
A Monaco di Baviera lunedì 5 novembre è il giorno in cui, per la prima volta, il partito populista di estrema destra Alternative für Deutschland (Afd) entra nel parlamento locale, dopo le elezioni dello scorso 14 ottobre. La sera, dalle 19 alle 22, una folla si raduna in strada davanti all’edificio del Maximilianeum, sede del Landtag, per protestare. L’Afd, che si è aggiudicata ventidue neo-parlamentari, ha basato la propria campagna elettorale sulla paura dell’immigrazione e di un’Europa islamizzata. Non è una novità, ma non è cosa da poco se si pensa alla storia della città. Quella Monaco che fu la culla del partito nazista di Hitler. La manifestazione, non a caso, si chiama “Attenzione agli inizi – manifestazione per la democrazia, la libertà e i diritti umani”. Sul palco si alternano musica e discorsi contro il razzismo.
I partecipanti sono 2mila secondo la polizia, 5mila secondo gli organizzatori. Nella folla si mischiano giovani e anziani, con cartelli e candele, bandiere europee e della pace, in un clima festoso. Le forze dell’ordine sono numerose. L’artefice della protesta è Benjamin David, un privato cittadino. Fa parte degli Urbanauten (i navigatori urbani), un gruppo culturale che organizza eventi pubblici in città. Ha ottenuto l’appoggio di altre realtà come la Lichterkette, che nel 1992 aveva organizzato a Monaco una manifestazione contro il razzismo e l’antisemitismo con 400mila partecipanti, i Künstler mit Herz (Artisti con cuore), duecento musicisti che hanno realizzato un video contro l’Afd durante la campagna elettorale con circa tre milioni di visualizzazioni su Facebook e München ist bund, un’unione che raccoglie tutti i partiti e le organizzazioni cittadine impegnate contro il razzismo. Nel complesso, una quarantina di gruppi eterogenei: culturali, religiosi, sportivi, ambientalisti, europeisti, di sinistra, della destra conservatrice. Sono contrari ai neo-fascisti e all’estrema destra.
Benjamin David spiega: “Per la prima volta dal 1970 abbiamo estremisti di destra nel Parlamento bavarese, ma noi vogliamo dare un segno per la democrazia. Sappiamo che i risultati di queste elezioni non si possono cambiare, ma siamo preoccupati per le elezioni europee dell’anno prossimo, che questa frazione di estrema destra possa diventare la più forte”. David non si aspettava così tanti partecipanti. Il giorno prima delle elezioni bavaresi aveva organizzato una piccola protesta contro l’Afd: si erano presentati circa duecento comuni cittadini, ma anche duecento neonazisti dalla Germania dell’Est, dalla Sassonia, che avevano con sé una grande immagine di Hitler. “Quindi non si tratta di un po’ di populismo, ma di un cattivo estremismo di destra che dobbiamo combattere tutti insieme”, spiega.
David guarda al futuro: “Manifesteremo ogni volta che l’AfD dirà qualcosa di inaccettabile, ma dobbiamo riflettere se organizzare anche qualcos’altro, ad esempio viaggiare in Europa per spiegare alle persone perché l’estremismo di destra e il neofascismo non sono una buona idea. Ero convinto che la gente lo sapesse già, dopo l’infelicità che la Germania ha portato nel mondo nel secolo scorso, ma forse c’è bisogno di spiegarlo di nuovo chiaramente e di persona”.
Il pubblico alza in aria i telefoni e accende gli schermi con colori diversi, simbolo di una società multiculturale. “Forse alcuni hanno votato Afd per paura, ma non posso giudicare perché io ho votato diversamente”, dice una partecipante. Un membro del gruppo Lichterkette specifica: “Non ho vero timore per il fatto che l’Afd sia entrato in Parlamento, però sono cosciente che può avere un’influenza negativa. Bisogna sempre stare all’erta e protestare”.
In Germania l’Afd è in crescita, come risulta dalle recenti elezioni in Baviera (10,2%) e in Assia (13,1%). In particolare, dalle urne bavaresi il partito cristiano-sociale Csu, che governa la regione quasi ininterrottamente dal 1957, è uscito vincente, ma in declino (37,2%). I Verdi hanno fatto un balzo arrivando secondi (17,6%), ma rimangono all’opposizione, poiché la Csu si è alleata con i liberali di Freie Wähler (11,6%), mentre la Spd è crollata al 9,7%. La Baviera è uno dei Länder tedeschi più ricchi e Monaco è la terza città della Germania per numero di abitanti. Il capoluogo resta molto conservatore, eppure è una città ad altissima immigrazione, stratificatasi nei decenni. L’Afd avanza, ma forse non sono pochi i tedeschi che vogliano impedire che la destra razzista e populista domini il dibattito pubblico. Una signora brandisce il cartello Omas gegen rechts (Nonne contro la destra) e scandisce: “Siamo memori del passato nazista e non vogliamo andare verso l’estrema destra”.