Il più famoso attore cinematografico sudamericano contemporaneo, 61 anni, indimenticabile protagonista de Il segreto dei suoi occhi, recita in due film in uscita in Italia: Tutti lo sanno del regista iraniano premio Oscar e Il Presidente di Santiago Mitre
Todos lo saben. Sì è così, tutti lo sanno che l’argentino Ricardo Darìn è il più famoso attore cinematografico sudamericano contemporaneo. Un eccesso di ottimismo? Può essere, perché nel Belpaese il co-protagonista del nuovo film di Asghar Farhadi ma anche il protagonista dell’ottimo Il Presidente del suo connazionale Santiago Mitre (nelle sale italiane da una settimana, da non perdere) è purtroppo ancora confinato a una notorietà ristretta, quasi una “limited edition” per pochi intenditori, se non addirittura cinephile.
“Vi confesso un segreto. Pur ammettendo lui stesso di essere un control freak, Asghar usa un metodo di preparazione per i suoi film che non ho mai visto altrove. La sua attenzione al dettaglio ultraminimalista rasenta la microbiologia! Mi ha raccontato che per alcuni film, non in questo in particolare, ha accompagnato gli attori nei mercatini dell’usato facendo loro scegliere cinque cose – solo cinque – che a loro avviso devono caratterizzare il personaggio che andranno a rappresentare. Tutto questo prima di ogni conversazione sul film. Le portano a casa e poi ne discutono: da quel momento nascono i personaggi di Asghar. E per me Asghar è un maestro vero”.
Sublime nella sua ironia, che spesso infonde nei character, Darin conosce il potenziale dei suoi occhi, chiarissimi e magnetici. “Il cinema ha dato grandi chance ai miei ojos – scherza – che finalmente ho sdoganato dopo le mie prime tournè teatrali dove è il resto del corpo a dare il massimo. Nel cinema invece, se dai il massimo fisicamente, sei già in overacting, chiaramente ad eccezione di alcuni ruoli” Una verità così ovvia ma da rimarcare sempre, ed uno dei grandi distinguo fra la recitazione teatrale e quella cinematografica. Parola del señor Darin, Ricardo per gli amici.