C’era anche un dipendente dell’Agenzia delle Dogane (totalmente estranea all’inchiesta), che sfruttava il suo pass per disabili per muoversi meglio in auto dentro Milano, tra i ‘corrieri’ di un’organizzazione internazionale che aveva messo in piedi un grosso traffico di marijuana e hashish proveniente dalla Spagna. Un gruppo che è stato smantellato grazie a due indagini del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di Finanza di Milano, coordinate dal procuratore aggiunto Laura Pedio e dal pm Angelo Renna, e all’arresto in totale di 13 persone. Le indagini sull’organizzazione, composta da italiani e sloveni, ha portato al sequestro di oltre 300 kg di marijuana, di 71 kg di hashish, di 70 grammi di cocaina e di una pistola con matricola abrasa trovata in un box nella disponibilità di Eduart Mecan, uno degli arrestati. Dall’inchiesta è emerso anche che il dipendente pubblico, con problemi di deambulazione, effettuava le consegne di droga per il gruppo a Milano e l’uomo è stato arrestato.
Gli arresti per traffico di droga, come precisa la Procura in un comunicato firmato da Francesco Greco, sono stati effettuati a partire dallo scorso aprile in più tranche. La droga, come ricostruito dalle indagini, veniva nascosta in doppifondi di tir e portata in Italia dalla Spagna, veniva custodita in alcuni box nel Milanese e poi spacciata, anche dal dipendente pubblico, che sfruttava il suo pass disabili anche per parcheggiare in città. All’inchiesta hanno collaborato lo Scico della Gdf, la polizia slovena e croata e anche le autorità tedesche, perché in Germania sono stati individuati vari immobili a disposizione del gruppo. Uno degli arrestati, Eduart Mecan, tra l’altro, è stato colpito anche da una misura di prevenzione, richiesta dalla Dda guidata da Alessandra Dolci ed emessa dalla Sezione presieduta da Fabio Roia, che ha portato ad un sequestro a suo carico di circa 100 mila euro.