Il premier al question time alla Camera annuncia un "piano straordinario di intervento" che sarà coordinato "da Investitalia" dopo i danni del Maltempo. E sul decreto Genova spiega che la regolarizzazione non sarà automatica. Ma nel frattempo i Verdi attaccano: "Con l'articolo 39 ter estensione del condono a case abusive di altre regioni"
Il governo ha già pronti 900 milioni di euro per il prossimo triennio per intervenire contro il dissesto idrogeologico. Parola del premier Giuseppe Conte, impegnato nel question time alla Camera. Le opposizioni premono sul tema, dopo i danni del maltempo e con il decreto Genova al centro delle polemiche per la concessione del condono per gli immobili danneggiati dal terremoto del 2017 a Ischia. E sul punto il premier precisa che laddove per le case da regolarizzare “ci siano vincoli idrogeologici o altri vincoli la regolarizzazione non andrà concessa e si dovrà procedere alla demolizione“. Intanto in una nota i Verdi Angelo Bonelli e Claudia Mannino tornano ad attaccare il decreto per l’articolo 39 ter: “Una estensione del condono edilizio che partendo da Ischia ora abbraccia le case abusive di Abruzzo, Marche, Umbria e Lazio, permettendo in queste regioni un aumento dell’abuso sull’abuso”.
Il governo confida di presentare il piano straordinario di intervento contro il dissesto idrogeologico a fine mese e “costituirà l’occasione per la programmazione e il coordinamento dei progetti da mettere in cantiere per porre in sicurezza il territorio”. “Lo sto elaborando io stesso con ministro dell’Ambiente – annuncia Conte – e nel ddl bilancio è prevista l’introduzione della struttura presso la presidenza del consiglio dei ministri, Investitalia, che coordinerà gli interventi”. “Occorre ribadire al fine di garantire gli interventi programmatici per la lotta al dissesto idrogeologico che la manovra prevede già il finanziamento per interventi strutturali contro il dissesto idrogeologico. In un fondo del ministero dell’Economia, come ho già anticipato, ci sono 900 milioni per il triennio“, prosegue Conte.
Parla Conte: i banchi della maggioranza. Ma non lo dite a Salvini. pic.twitter.com/sCWnSAFwec
— Roberto Giachetti (@bobogiac) 7 novembre 2018
Per affrontare lo stato di emergenza il Cdm destinerà invece 53,5 milioni e mezzo di euro dal fondo per le spese impreviste e altri 100 dal fondo esigenze indifferibili. Dopo l’ondata di maltempo, il prossimo consiglio dei ministri che si riunirà domani “dichiarerà lo stato di emergenza per tutte le regioni che lo hanno chiesto”, spiega Conte. Il premier poi tiene a ribadire che i fondi che verranno stanziati dal Cdm serviranno “non solo per le emergenze ma anche per la prevenzione del dissesto idrogeologico”. Infine il tema della chiusura di Italia Sicura: “Per il trasferimento di competenze della struttura Italia Sicura agli uffici tecnici del ministero dell’Ambiente, faccio presente che il dicastero ha già avviato una interlocuzione con i presidenti di Regione e i commissari straordinari per valutare l’attualità degli interventi programmati ed evitare duplicazione di finanziamenti. Successivamente seguirà la stipula di accordi con ciascuna Regione e il dipartimento della Protezione civile“.
Nel question time alla Camera arriva anche la domanda su Ischia: “Sull’isola ci sono 28mila domande di condono di oltre 20 anni fa. Per il terremoto ci sono 1100 case danneggiate: il decreto dispone di esaminare le istanze avviate molti lustri orsono e ha disposto solo la definizione relativa”, risponde Conte. Laddove per le case da regolarizzare “ci siano vincoli idrogeologici o altri vincoli la regolarizzazione non andrà concessa e si dovrà procedere alla demolizione”, aggiunge.
Ma nel frattempo arriva la nuova accusa dei Verdi: “Pensavamo che Lega e Movimento 5 Stelle fossero degni allievi di Berlusconi e Craxi in tema di condoni, ma dobbiamo ricrederci: gli studenti hanno superato i maestri. Infatti il Dl Genova è stato più che un alibi, un vero cavallo di Troia, per immettere norme criminogene come gli articoli 17, 25 e, ultima scoperta, 39 ter dimostrano”, scrivono in una nota Bonelli e Mannino. “Una estensione del condono edilizio – spiegano – utilizzando le norme del Piano Casa di Berlusconi che consente un aumento di cubatura del 20% sulle case abusive. Il tutto alla modica cifra di 5mila euro”. “Uno schiaffo in faccia – proseguono i Verdi – ai cittadini onesti che pagano il mutuo per la loro casa o l’affitto, tutto ciò è una folle legalizzazione dell’illegalità. Anche perché la norma su Ischia consente agli abusivi di accedere ai 130 milioni finanziati dal governo Gentiloni“.